Sant'Antonio Abate, il piccolo Giovanni morto a scuola: defibrillatore fuori uso
Sant'Antonio Abate. Il piccolo Giovanni poteva salvarsi? Forse si, forse se quel defibrillatore fosse stato usato ora Giovanni sarebbe ancora qui con noi.
E' questo il dubbio, la rabbia, il terrore, la paura che in queste ore sta sconvolgendo l'intera comunità di Sant'Antonio Abate. Giovanni morto a soli 8 anni a scuola dopo un malore improvviso che forse poteva essere evitato se solo quel defibrillatore a scuola non fosse fuori uso.
Secondo quanto perviene, Il bambino si è sentito male mentre si trovava nell’auditorium con altri bambini e due insegnanti intorno alle 13 di lunedì 27 marzo come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Sant’Antonio Abate, Giovanni morto a scuola: il defibrillatore era fuori uso
Nei prossimi giorni sarà fissata l’autopsia sul corpicino di Giovanni. Questo potrà confermare oppure no se il piccolo poteva essere salvato. Innanzitutto mostrerà le cause della morte e poi se eventualmente queste possono essere riconducibili a un malore fulminante come un aneurisma oppure a una patologia cardiaca silente.
Gli inquirenti stanno vagliano tutte le ipotesi e tra questa sovviene il dubbio quella riguardante il defibrillatore in gestione alla scuola che al momento del tragico incidente sembra essere stato fuori uso. L'intera comunità si stringe al dolore della famiglia e chiede ora giustizia per il piccolo Giuseppe semmai dovesse essere fondata l'ipotesi sul defibrillatore.
Da Sant'Antonio Abate a Giugliano
GIUGLIANO. Si chiamava Crescenzo Pacili, aveva 59 anni. Se ne è andato dopo aver combattuto a lungo contro un brutto male. Crescenzo lasica la moglie e i due figli Francesco e Anna. Il 59enne era coordinatore della Teknoservice, la ditta che si occupa della raccolta rifiuti in città.
Giugliano in lutto
Un lutto ed una perdita che ha sconvolto l'intera città. tanti infatti i messaggi di cordoglio alla famiglia di Crescenzo in queste ultime ore.
“Hai combattuto come un leone: addio zio, ti ricorderò per sempre”, scrive la nipote Maria. “Solo ora apprendo da Facebook la brutta notizia. R.I.P. Crescenzo, ti ricorderò sempre come la persona gentile e simpatica che veniva allo studio”, il pensiero di Angelica.
Parole di stima e affetto arrivano anche dal presidente del consiglio comunale, Adriano Castaldo:
"Un grande dolore oggi. Crescenzo credo sia stata la prima persona che ho conosciuto tra i lavoratori della raccolta a Giugliano. Ci conoscemmo prima che diventassi consigliere comunale nel 2015 eppure è stato come se ci conoscessimo da sempre. Oggi lo ringrazio per aver sopportato in questi anni tutte le mie scocciature, i miei messaggi, le mie telefonate e non essersi mai tirato dietro. Un esempio da seguire. Un caro abbraccio a Francesco ed a tutta la famiglia”.
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