Bonus 200 euro, ecco chi riceverà due volte l’indennità una tantum contro il caro vita e il caro energia.

Bonus 200 euro quando arriva

Il bonus 200 euro è stato introdotto dal Decreto Aiuti per una vastissima platea di beneficiari. Si tratta di un’indennità una tantum corrisposta nei mesi di luglio, agosto e settembre dall’INPS e dai datori di lavoro ai seguenti percettori:
  • lavoratori domestici
  • pensionati
  • beneficiari di reddito e pensione di cittadinanza lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato
Ora, INPS e la società Sport e Salute S.p.A. dovranno corrispondere i sostegni ai cittadini percettori di indennità di disoccupazione, alle ex indennità Covid-19, agli autonomi senza P. Iva e ad autonomi e liberi professionisti con P. Iva, ai collaboratori sportivi, assegnisti di ricerca, dottorandi e neopensionati.
Come detto in precedenza, questo è un sostegno una tantum che verrà erogato una sola volta a ogni singolo beneficiario. Attenzione, però, perché ci sono casi in cui il cittadino può ricevere il bonus 200 euro due volte. Andiamo subito a scoprire insieme quando.

Bonus 200 euro doppio a settembre e ottobre

Il bonus 200 euro è stato approvato per la prima volta con il DL n. 50 ed è stato esteso in un secondo momento dal DL n. 115. Proprio per questo motivo dobbiamo evidenziare che alcuni cittadini avranno la possibilità di ricevere il sostegno doppio. Il secondo provvedimento, il Decreto Aiuti bis ha esteso la misura per il mese di ottobre a queste categorie di beneficiari:
  • neopensionati precari della scuola collaboratori sportivi dottorandi
  • assegnisti di ricerca
Molti cittadini non hanno ancora ricevuto il beneficio, ma tra coloro che non hanno incora inviato la domanda all’INPS per ottenere il sostegno c’è chi potrà percepire il bonus 200 euro per due volte, raddoppiato fino a 400 euro.

Percepiranno il sostegno economico due volte:

  • i titolari di pensione di reversibilità, se questa pensione è indirizzata a più soggetti;
  • lavoratori titolari di più partite iva che siano iscritti a due casse previdenziali diverse.
È stato proprio l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale a chiarire che il Bonus 200 euro una tantum contro il caro bollette potrà essere riconosciuto a chi percepisce la pensione di reversibilità, se questa spetta a più persone.
In poche parole, la pensione ai superstiti essendo erogata a più persone, potrà avere diversi titolari del sostegno, che non verrà suddiviso tra i beneficiari, ma corrisposto per intero a ciascun richiedente. Quest’ultimo, ovviamente, dovrà rispettare i requisiti reddituali previsti dalla legge: massimo 35 mila euro lordi dichiarati nel 2021. Anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti potranno godere di un doppio bonus 200 euro, ma solo se sono iscritti a due Casse di previdenza differenti e se saranno titolari di due Partite Iva differenti.
Anche in questo caso, inoltre, occorrerà puntare lo sguardo sul reddito. Questi potranno godere del doppio bonus 200 euro solo se hanno un reddito non superiore a 35 mila euro nel 2021.

Bonus 200 euro doppio, ecco chi non può averlo

Abbiamo visto che il bonus 200 euro può essere corrisposto due volte in alcuni casi, come la pensione di reversibilità o la doppia partita iva, ma ci sono casi in cui la legge vieta espressamente un doppio accredito del sussidio.
Ad esempio, i titolari di un doppio rapporto di lavoro, che hanno due differenti datori di lavoro, non possono percepire due volte il bonus 200 euro. Nemmeno consegnando due diverse autodichiarazioni o con due impieghi full time l’uno e part-time l’altro. Insomma, ai lavoratori dipendenti, siano essi pubblici o privati, è vietato percepire un doppio bonus 200 euro. Lo stesso decreto legge n. 50 dello scorso 17 maggio 2022, infatti, ha previsto che il sostegno una tantum possa essere corrisposto ai lavoratori dipendenti solamente previa consegna di un’autodichiarazione ad un solo datore di lavoro.
  • lavoratori dipendenti per evitare di dover restituire il bonus 200 euro che viene corrisposto loro direttamente in busta paga, dovranno:
  • avere un reddito lordo entro i 35 mila euro nel 2021;
  • aver usufruito dello sgravio contributivo dello 0.8% nei primi sei mesi dell’anno;
  • aver percepito il bonus una sola volta.

Bonus 150 euro

Attenzione, perché c’è una novità in arrivo. Si tratta del bonus 150 euroche verrà corrisposto alle medesime categorie di beneficiari del bonus 200 euro. La differenza sostanziale tra i due bonus sta nella fascia del reddito.
Il bonus 200 euro, infatti, viene erogato a tutti i cittadini pensionati, disoccupati e lavoratori, con redditi fino a 35 mila euro, mentre il bonus 150 solamente a chi ha redditi entro i 20 mila euro. Si tratta di un secondo aiuto contro il caro vita e l’inflazione, che ha l’obiettivo di aiutare solamente i cittadini meno abbienti.

Ma quando verrà erogato il bonus 150 euro?

Probabilmente solo nel mese di novembre. Secondo il ministro dell’Economia, Franco, questo nuovo aiuto potrebbe essere riconfermato anche per dicembre, ma è ancora tutto da decidere. (TheWam) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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