Chef Giorgione: «Col nuovo Codice della strada vendita vino ridotta, c'è clima pesantino»
Lo chef Giorgio Barchiesi racconta come le nuove regole sulla guida stiano cambiando le abitudini degli italiani a tavola
Giorgio Barchiesi, noto al pubblico come Giorgione ortoecucina, è uno degli chef più amati della televisione italiana e volto storico del Gambero Rosso. Gestisce diversi ristoranti, tra cui il celebre “Alla Via di Mezzo” a Montefalco, in Umbria, territorio rinomato per il vino Sagrantino. Nonostante le prenotazioni siano garantite fino a ottobre, lo chef confessa che il nuovo Codice della Strada ha avuto un impatto significativo sulle abitudini dei clienti.
Il calo delle vendite di vino nei ristoranti
Giorgione racconta che il consumo di vino nei ristoranti ha subito un drastico calo: «In pochi giorni il consumo si è più che dimezzato, anzi, tri-mezzato. Al massimo prendono una bottiglia di vino in 18 persone». Il timore del ritiro della patente ha colpito soprattutto i vini più pregiati, come il Sagrantino, noto per la sua alta gradazione alcolica.
La paura del ritiro della patente
Secondo lo chef, la paura delle sanzioni ha creato un effetto psicologico immediato. I clienti, pur continuando a frequentare i ristoranti, preferiscono limitarsi al consumo minimo di alcol per evitare sanzioni severe. «Non posso biasimarli, ma spero che questa situazione si normalizzi col tempo».
Soluzioni alternative nelle grandi città
In alcune città italiane, i ristoratori stanno adottando servizi di accompagnamento per permettere ai clienti di godersi la cena senza preoccupazioni. Tuttavia, spiega Giorgione, «A Montefalco non è fattibile organizzare un servizio simile. Qui i clienti arrivano spesso da lontano con le loro auto».
Un clima di incertezza tra i clienti
Lo chef sottolinea come si sia creato un clima di tensione tra i clienti: «Uno della compagnia smette di bere per guidare, ma anche gli altri bevono poco nel caso debbano dare il cambio alla guida». Questo atteggiamento prudente, pur comprensibile, rischia di alterare il tradizionale piacere di una cena accompagnata da un buon bicchiere di vino.
Il consiglio di Giorgione ai clienti
Lo chef suggerisce ai clienti di bere con moderazione e in momenti strategici: «Meglio bere un bicchiere all’inizio del pasto, in modo che ci sia il tempo per smaltirlo prima di rimettersi in viaggio». Secondo Giorgione, un bicchiere è accettabile, due iniziano a essere problematici.
L'importanza della cultura del vino
Giorgione sottolinea che il vino è parte integrante della cultura gastronomica italiana. «Il cibo e il vino sono una parte fondamentale della nostra tradizione. Possiamo accettare regole restrittive, ma toccare questo aspetto della nostra identità rischia di creare un malcontento diffuso».
Guardare al futuro con equilibrio
Infine, lo chef si augura che questa situazione trovi presto un equilibrio: «Capisco la necessità di garantire la sicurezza stradale, ma spero che si riesca a trovare una soluzione che non penalizzi eccessivamente la convivialità che solo una buona bottiglia di vino sa regalare».
La speranza è che il nuovo Codice della Strada possa convivere con la cultura gastronomica italiana senza compromettere l’esperienza unica di una cena in un ristorante come quello di Giorgione.