Matteo Messina Denaro, l'ex boss di Castelvetrano, è scomparso a causa di un aggressivo tumore al colon, già in fase avanzata. Le sue condizioni di salute si erano deteriorate rapidamente, portandolo in uno stato di coma irreversibile.

L'alimentazione parenterale endovenosa interrotta, Messina Denaro ricoverato nell'ospedale San Salvatore de L'Aquila. Quest'ultimo trasferimento era avvenuto dopo un periodo di reclusione nel carcere di massima sicurezza di L'Aquila, che aveva seguito il suo arresto il 16 gennaio. Questo arresto è avvenuto presso la clinica La Maddalena di Palermo, dove il boss era in cura per il suo tumore.

Le condizioni di Messina Denaro erano gravissime

Con quattro interventi chirurgici e numerosi cicli di chemioterapia dal 2020. Inizialmente, i medici dell'ospedale dell'Aquila avevano valutato il suo stato di salute come molto delicato e avevano iniziato le terapie direttamente in carcere, fornendogli una cella con infermeria.

Dopo l'ultimo intervento, a causa della sua grave condizione, Messina Denaro trattenuto in ospedale, dove era stato sottoposto alla terapia del dolore e successivamente sedato.

Prima di perdere conoscenza, aveva incontrato alcuni familiari e aveva dato il cognome alla figlia Lorenza, avuta durante il periodo in cui era latitante e mai riconosciuta. Lorenza Guttadauro, nipote del capomafia e sua difensore legale, era presente al suo capezzale nei suoi ultimi giorni.

Matteo Messina Denaro, noto anche come 'Diabolik', aveva iniziato la sua latitanza nel 1993, subito dopo l'arresto di Totò Riina. Le autorità lo avevano cercato per decenni, sia in Italia che all'estero, cercando di immaginare come potesse essere invecchiato attraverso identikit digitali. Nel frattempo, aveva formato una famiglia e aveva cambiato identità, utilizzando il nome falso di Andrea Bonafede. Tuttavia, resta il mistero se le persone che lo circondavano conoscessero o meno la sua vera identità. Dopo il suo arresto, sono stati arrestati anche vari membri del suo entourage, tra cui sua sorella Patrizia, accusata di estorsione.

Il tumore al colon

E' stato il motivo per cui i carabinieri del Ros e la Procura di Palermo sono riusciti a rintracciare Messina Denaro, che era riuscito a sfuggire alla giustizia per 30 anni. Il boss aveva rifiutato di collaborare con la giustizia durante gli interrogatori seguenti al suo arresto, ma aveva negato il suo coinvolgimento nell'omicidio di Giuseppe Di Matteo, figlio di un collaboratore di giustizia.

Matteo Messina Denaro è stato un noto criminale

Coinvolto in vari omicidi e atti criminali, tra cui gli attentati del 1992 che hanno causato la morte dei giudici Falcone e Borsellino, e le stragi di Roma, Firenze e Milano nel 1993. La sua vita segnata dalla mafia sin da giovane, dato che suo padre era Francesco Messina Denaro, noto come don Ciccio di Cosa nostra.

Dopo il suo arresto nel 2023, è stato rivelato che Messina Denaro era malato da circa tre anni, almeno dalla fine del 2020. Ricoverato all'ospedale San Salvatore dell'Aquila per un intervento chirurgico a causa di un'occlusione intestinale, e le sue condizioni si erano progressivamente deteriorate, portando alla sospensione delle terapie oncologiche e alla sedazione.

La scomparsa di Matteo Messina Denaro segna la fine di una lunga fuga e di una vita segnata da crimini e violenza, che ha lasciato un segno indelebile nella storia della mafia italiana.

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