De Luca non ci sta e dopo gli ultimi dati chiede esplicitamente al governo di intervenire con un'azione immediata in merito a test rapidi da effettuare per chi part e arriva dalla Sardegna. “Sulla base dei contagi che registriamo anche oggi, emerge un dato estremamente preoccupante per chi rientra dalla Sardegna. Ritengo assolutamente indispensabile una iniziativa immediata di test rapidi prima delle partenze per le altre regioni italiane. Ritengo sinceramente assurdo fare arrivare nei nostri territori, soprattutto giovani, che sulla base dei riscontri statistici, possono presentare elevata carica di contagio”.

Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Che aggiunge: “Faccio appello al Ministro della Salute per far partire subito un piano di test rapidi per chi parte dalla Sardegna e rientra nelle altre regioni italiane”.

E non finisce qua

Nel giorno in cui l’Italia si avvicina ai mille casi giornalieri, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, dice: chiudo tutto. Più correttamente: «A fine agosto vedremo se chiedere o no al governo di ripristinare la limitazione della mobilità tra Regioni. Lo decideremo tra 15 giorni con grande determinazione, salvo i casi di motivi di lavoro o di salute. Ci regoleremo anche sui contagi nel resto d’Italia». Dal governo c’è freddezza rispetto a questa fuga in avanti. Sia Roberto Speranza (Salute), sia Francesco Boccia (Affari regionali) escludono che possa essere decisa la chiusura dei confini tra Regioni. Il piano è un altro: intervenire chirurgicamente, con zone rosse circoscritte, nelle aree in cui dovessero svilupparsi focolai complicati e fuori controllo. E non è solo l’esecutivo nazionale. Anche gli altri governatori non condividono la linea di De Luca.

Nel Lazio

La linea del presidente Nicola Zingaretti, ma anche dell’assessore alla Salute, Alessio D’Amato, punta su altro: dobbiamo vigilare sull’incremento dei casi, causato soprattutto dal rientro delle ferie, eseguire tutti i tamponi necessari, circoscrivere i focolai, se servisse anche intervenire con zone rosse locali.

Ma chiudere i confini, ad oggi, non è all’ordine del giorno.

Dalla Sicilia, il presidente Nello Musumeci, osserva: «È un provvedimento estremo, quello a cui pensa il collega De Luca, che peraltro potrebbe riguardare tutto il territorio nazionale. Leggi anche:De Luca, pronta una nuova stretta: «Valutiamo la chiusura della Campania» Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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