Angelo Argentina uccide a coltellate il figlio: «Chiedeva sempre più soldi»
Alla base della lite, degenerata poi nell'accoltellamento fatale, potrebbero esserci i problemi di tossicodipendenza

Un dramma familiare si è consumato nella serata del 12 marzo 2025. Angelo Argentina, 71 anni, ha accoltellato più volte all’addome suo figlio Stefano, 45 anni, al culmine di un litigio. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri e ora si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
La morte in ospedale
Il 45enne, inizialmente trasportato in codice rosso all'ospedale di Francavilla Fontana, è stato poi trasferito d’urgenza al “Perrino” di Brindisi, dove è rimasto in agonia per 24 ore. Il decesso è avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 13 marzo 2025. Il pubblico ministero potrebbe disporre l'autopsia per chiarire la dinamica dei fatti, poiché sul corpo della vittima sono state riscontrate ferite provocate «da un'arma di punta e taglio» su più parti del corpo.
Le indagini dei carabinieri
Le indagini sono state avviate immediatamente dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana. Gli investigatori hanno impiegato pochi minuti per ricostruire l'accaduto, avvenuto all’esterno dell’abitazione della famiglia, situata in una zona periferica del comune brindisino.
Il presunto movente
Secondo le prime ricostruzioni, il movente dell'omicidio sarebbe legato ai problemi di tossicodipendenza del figlio Stefano. Le tensioni tra padre e figlio andavano avanti da tempo e, secondo fonti investigative, i due avevano frequenti litigi caratterizzati da toni sempre più accesi. La disputa sembra essere stata scatenata dall’ennesima richiesta di denaro da parte della vittima nei confronti del padre, richiesta che avrebbe acceso la miccia dell’ultima e fatale lite.
L’episodio ha scosso profondamente la comunità locale, che conosceva le difficoltà della famiglia Argentina. Le autorità stanno continuando le indagini per definire con esattezza la dinamica e il contesto in cui è maturato il delitto.