Giulia Tramontano, i nuovi esami per chiarire la dinamica dell'omicidio e il complice di Impagnatiello
Nuovi esami medico-legali fissati per l'inchiesta sull'omicidio di Giulia Tramontano. Il fidanzato Alessandro Impagnatiello, 30 anni, ha ucciso la 29enne incinta di 7 mesi. Gli esperti nominati nell'indagine dei carabinieri hanno programmato accertamenti tecnici irripetibili all'Istituto di medicina legale di Milano per il 5 luglio.
Questi esami forniranno risposte sulle coltellate inflitte (almeno 37) e sulla dinamica precisa dell'aggressione.
Saranno inoltre analizzati i fendenti inferti dopo la morte della vittima. Si cerca anche di comprendere la causa della morte del feto e l'eventuale avvelenamento, dato che sono state sequestrate confezioni di veleno per topi appartenenti a Impagnatiello.
In parallelo, al Ris dei carabinieri di Parma sono in corso "accertamenti biologici" irripetibili sulle tracce di sangue e DNA trovate nell'appartamento, nel box e nella cantina.
Omicidio Giulia Tramontano, chi ha aiutato Impagnatiello?
Questi accertamenti si aggiungono alle analisi tecniche e scientifiche già disposte, tra cui l'esame delle impronte sulle confezioni di detersivi, sulla plastica e sul cellophane utilizzati per coprire il corpo e le indagini informatiche sui computer e i tablet sequestrati.
L'obiettivo è verificare se si tratti effettivamente di un omicidio premeditato, come ipotizzato dai pubblici ministeri, e se qualcuno abbia aiutato il giovane a occultare il cadavere. Al momento, tuttavia, non vi sono elementi concreti su questo punto. Lo scopo inoltre è accertare anche se qualcuno abbia aiutato il fidanzato killer.