Chiara Jaconis, la sorella: "I napoletani ci hanno alleviato un momento drammatico"
La famiglia della giovane padovana, mentre si appella alla giustizia, ricorda con gratitudine l’affetto ricevuto dalla città partenopea
Chiara Jaconis, una giovane turista padovana di 32 anni, è morta pochi giorni dopo essere stata colpita da un oggetto caduto dall'alto mentre passeggiava per i Quartieri Spagnoli di Napoli.
Era una giornata di vacanza, in cui Chiara esplorava le bellezze della città che tanto amava. Il tragico evento si è verificato inaspettatamente, mentre camminava lungo una delle strade pittoresche del centro storico, meta quotidiana di turisti e cittadini.
Nonostante i tempestivi tentativi di soccorso e un intervento chirurgico d'urgenza presso l'Ospedale del Mare, la giovane è deceduta poco dopo, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nei suoi cari.
La testimonianza della sorella Roberta: il racconto del dolore
Roberta Jaconis, sorella di Chiara, ha condiviso la devastante notizia della perdita durante un'intervista alla trasmissione Rai "I Fatti Vostri". Ha raccontato l'incredulità e il dolore provato nel momento in cui ha ricevuto la telefonata del compagno di Chiara, Livio, che l'ha informata che la sorella era in codice rosso. “Era felice a Napoli, adorava la città e la pizza. Aveva pianificato il viaggio con grande entusiasmo, ispirata dai racconti dei nostri genitori, che avevano visitato Napoli poco tempo prima. Non potevamo immaginare che quel viaggio si sarebbe trasformato in una tragedia”, ha detto Roberta.
Durante i giorni trascorsi in ospedale, la famiglia ha potuto rimanere accanto a Chiara grazie al personale sanitario che, nonostante la gravità della situazione, ha fatto tutto il possibile per salvare la giovane. Roberta ha espresso gratitudine per la delicatezza con cui il personale ha permesso loro di stare vicini a Chiara fino alla fine.
L'affetto dei napoletani: solidarietà e calore umano
Un aspetto che ha colpito profondamente la famiglia Jaconis è stato l'incredibile affetto ricevuto dalla comunità napoletana. Roberta ha sottolineato come il popolo partenopeo abbia alleviato, per quanto possibile, il dolore in un momento così drammatico. “Solo i napoletani sono in grado di dare un amore così grande,” ha detto. Dalle cure premurose del personale medico agli abitanti dei Quartieri Spagnoli, la partecipazione emotiva e il sostegno non sono mai mancati. La città si è stretta attorno alla famiglia, dimostrando un’umanità rara e preziosa in circostanze così tragiche.
La richiesta di giustizia: la famiglia vuole la verità
Nonostante il sostegno ricevuto, la famiglia Jaconis non può fare a meno di chiedere giustizia. Roberta ha espresso la fiducia della famiglia nel sistema giudiziario, ma ha anche fatto un appello a chiunque possa contribuire a chiarire le dinamiche di quel tragico giorno. "Siamo fiduciosi, ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti. Mia sorella merita giustizia," ha affermato. La verità sulla morte di Chiara è una priorità per la famiglia, che desidera capire cosa sia esattamente successo e, soprattutto, evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro.
Il murale a Napoli: un omaggio per non dimenticare
A poco più di un mese dalla morte di Chiara, nel cuore di Napoli è stato inaugurato un murale in suo onore. Questo gesto ha toccato profondamente la famiglia Jaconis, che ha visto in questa opera un segno tangibile dell’amore che Chiara provava per Napoli. La città ha voluto così ricordare la giovane padovana, celebrando il suo sorriso e la sua gioia di vivere, nonostante la tragedia che l’ha strappata troppo presto alla vita.
La morte di Chiara Jaconis ha sconvolto non solo la sua famiglia, ma anche la comunità di Napoli, che ha dimostrato grande solidarietà e affetto. Mentre la famiglia continua a lottare per ottenere giustizia e verità su quanto accaduto, il ricordo di Chiara rimane vivo nel cuore di chi l'ha conosciuta e ammirata. La sua storia è diventata un simbolo di speranza, amore e resilienza, nonostante l'ombra della tragedia.