Nel quinto giorno di ricerche dei due ex fidanzati scomparsi nel Veneziano, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, emergono nuovi dettagli intriganti. Grazie alla riattivazione di dispositivi elettronici a Piancavallo (Pordenone), ora sappiamo che la Fiat Punto su cui si trovavano ha seguito un percorso insolito nella notte tra sabato e domenica.

Attraversando la zona di confine con il Veneto a Caneva, l'utilitaria è stata registrata dai dispositivi di lettura targhe di Polcenigo. Il veicolo ha proseguito fino ad Aviano, risalendo poi oltre mille metri fino alla stazione turistica del Piancavallo.

Seguendo una strada secondaria attraverso Montereale Valcellina, Barcis, Claut, e Cimolais, la Punto ha attraversato scenari suggestivi prima di registrare l'ultima tappa tra le gallerie del Vajont, zona impervia caratterizzata da orridi. Il percorso ha incluso una fase in Alto Adige, segnalata a San Candido, con suggestivi passaggi tra Cortina e il circondario di San Candido, includendo entrate e uscite oltre confine in Austria.

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Gli investigatori si interrogano sul motivo di questa scelta di percorso tortuoso. Se la destinazione finale era la provincia di Belluno, l'itinerario sembra eccessivamente complesso. L'utilizzo dell'autostrada avrebbe permesso di raggiungere la meta in meno della metà del tempo. La ricerca di possibili indizi o sagome nei dirupi o nel lago ha portato all'impiego di un elicottero dei Vigili del fuoco che ha sorvolato la Valcellina.

Il misterioso viaggio della Fiat Punto scomparsa continua a suscitare domande. Gli investigatori si sforzano di comprendere la logica dietro questo percorso intricato, mentre la ricerca per trovare tracce della coppia dispersa continua nella speranza di risolvere questo enigma.

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