Mauro Tresoldi
Mauro Tresoldi

Mauro Tresoldi, 56 anni, appassionato vespista e uomo generoso, ha perso la vita all’alba di venerdì 15 novembre in un tragico incidente stradale lungo la provinciale 26, nei pressi di Cavenago D’Adda, a due passi da casa. Mauro, noto per le sue incredibili imprese a bordo della sua Vespa 125 rossa, era un simbolo di entusiasmo, determinazione e altruismo.

Una vita vissuta tra sogni e chilometri

Originario del Lodigiano, Mauro Tresoldi aveva trasformato la sua passione per la Vespa in uno stile di vita. «Non ho paura di macinare chilometri fino in capo al mondo, perché l’incidente lo si può fare anche dietro l’angolo», amava dire. Ironia della sorte, è proprio a pochi metri da casa che ha trovato la morte, mentre percorreva una strada priva di segnaletica orizzontale, recentemente riasfaltata.

L’incidente: dinamica e indagini in corso

L’incidente si è verificato a causa di uno scontro con un furgone Renault Trafic guidato da un ex infermiere di 64 anni, anch’egli noto per il suo impegno verso gli altri. Secondo i primi rilievi, la nebbia presente in zona al momento dell’impatto potrebbe aver contribuito alla tragedia. Non si esclude nemmeno un malore improvviso di Mauro.

La Procura della Repubblica di Lodi ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per fare chiarezza sull’accaduto. Il conducente del furgone è stato sentito dalle autorità, mentre il corpo di Mauro sarà sottoposto ad autopsia.

Un uomo dal cuore grande

Mauro Tresoldi era molto più di un semplice vespista. Il suo impegno umanitario lo aveva portato a compiere straordinarie imprese per sostenere cause importanti, come il progetto Peace on the Road for Unicef, un viaggio di oltre 5.000 chilometri contro la guerra in Ucraina. Dalla Finlandia a Berna, passando per Melegnano, Mauro ha utilizzato la sua Vespa come mezzo per diffondere un messaggio di pace.

Impegnato anche professionalmente come cancelliere nei tribunali penale e civile di Lodi, e segretario provinciale generale di Confsal-Unsa, Mauro era una persona orientata al servizio al prossimo. Colleghi e amici lo ricordano come una persona generosa, sempre pronta a strappare un sorriso con i suoi gesti e le sue imprese.

Il ricordo di una vita piena

Mauro lascia una moglie e due figli, oltre a un vuoto incolmabile nella comunità. La sua passione lo aveva portato, solo pochi mesi fa, a viaggiare fino a Rovaniemi, in Finlandia, vestito da Babbo Natale per raccogliere le letterine dei bambini e portare loro un sorriso.

In Tribunale, dove Mauro iniziava ogni giornata con entusiasmo e dedizione, l’atmosfera è oggi pervasa da tristezza e incredulità. Nonostante la tragedia, le sue opere e il suo esempio rimangono un faro per chi lo conosceva.

Un'eredità di passione e altruismo

Mauro Tresoldi lascia un’eredità fatta di amore per la vita, solidarietà e spirito di avventura. La sua Vespa, compagna di tanti viaggi e simbolo della sua esistenza, rappresenta non solo un mezzo di trasporto, ma una metafora della sua filosofia di vita: andare avanti, sempre, con il sorriso.

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