Strage di Bologna, bufera De Angelis
SCOPPIA IL CASO DE ANGELIS. Nel contesto di una controversia scaturita dall'affermazione del Capo Comunicazione della Regione Lazio su Facebook, la quale riguardava l'innocenza di alcuni individui in relazione alla strage di Bologna, si è scatenata una serie di reazioni politiche e richieste di dimissioni. Marcello De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione, aveva scritto un post in cui esprimeva il suo dissenso rispetto agli eventi accaduti nel 1980, affermando che Fioravanti, Mambro e Ciavardini non c'entravano con la strage.
L'affermazione ha suscitato reazioni aspre, con richieste di dimissioni da parte dell'opposizione e condanne da parte di esponenti politici. Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, ha elogiato il coraggio di De Angelis nella sua presa di posizione sulla strage di Bologna.
In un successivo post, De Angelis
Ha spiegato il suo punto di vista, citando la perdita di un familiare e la passione che lo ha spinto a esprimere la sua opinione sulla vicenda. Ha ribadito il suo diritto di esprimere le proprie opinioni come cittadino e ha dichiarato di essere disposto a sopportare le conseguenze delle sue parole, addirittura paragonandosi a Giordano Bruno.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha risposto alle critiche affermando che De Angelis aveva parlato a titolo personale e che il suo passato familiare aveva influenzato la sua posizione. Rocca ha dichiarato che valuterà attentamente la situazione e prenderà una decisione dopo aver incontrato De Angelis.
Alessandra Zeppieri, consigliera regionale del Lazio, ha chiesto con forza le dimissioni di De Angelis, sottolineando l'importanza di non riscrivere la storia e di non permettere il revisionismo sui fatti legati alla strage di Bologna. Anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha condannato le affermazioni di De Angelis e ha invitato quest'ultimo a confrontarsi con i familiari delle vittime.
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein
Ha definito le parole di De Angelis "ignobili" e ha chiesto le sue dimissioni immediate. Ha sollecitato Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, a intervenire e a prendere provvedimenti nei confronti del Capo Comunicazione della Regione Lazio.
La controversia continua a suscitare polemiche e discussioni, con varie figure politiche che si esprimono su questa vicenda e sulla necessità di rispetto per la verità storica. La situazione rimane fluida mentre le parti coinvolte cercano di gestire le conseguenze delle dichiarazioni di De Angelis.