Via libera al bonus di 600 euro anche per i lavoratori del turismo che erano stati esclusi. Lo annuncia la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo con un post su Facebook: “La Corte dei Conti ha dato il via libera al decreto che estende la possibilità di accedere al bonus da 600 euro anche ai lavoratori del turismo. Settore rimasto escluso dal beneficio perché tutte assunzioni a tempo determinato nonostante lavorassero come stagionali”

Ok al bonus per gli stagionali del turismo in difficoltà

Nunzia Catalfo comunica l’obiettivo raggiunto, rivolgendosi direttamente ai lavoratori stagionali del settore del turismo: “Il decreto che ho firmato nelle scorse settimane e che estende queste misure anche a voi ha ricevuto il via libera dalla Corte dei conti.

In questo periodo

Ho letto con attenzione i vostri messaggi e le vostre lettere consapevole del fatto che il vostro settore è il più duramente colpito dagli effetti della pandemia. Per questo mi sono impegnata a mettere insieme le risorse necessarie per fornirvi un sostegno in questa fase delicata.”

La promessa sul bonus 600 euro

“Adesso il decreto è stato pubblicato perciò ho chiesto all’Inps di agire nel modo più rapido possibile affinché vengano avviate le procedure per la richiesta del bonus e la sua erogazione” è la garanzia data dalla ministra del Lavoro. Un impegno preso dalla ministra circa un mese fa per i mesi di marzo, aprile e maggio e che ora sembra prendere finalmente forma. “Si tratta di una correzione necessaria che come Federazione abbiamo richiesto sin dall’inizio, perché l’esclusione degli stagionali del turismo dal bonus di 600 euro rappresentava una penalizzazione per questi lavoratori in un momento di grande difficoltà per loro”, aveva commentato Fipe-Confcommercio sull’intenzione della ministra Catalfo.(QuiFinanza) Leggi anche:  Reddito di cittadinanza addio: da quando e perché. Tutte le informazioni Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Pascale, è napoletano il primo paziente arruolato in uno studio sulla mutazione genetica