USA. Alcuni agenti della contea di Rankin, in Mississippi, sono indagati per violazioni dei diritti civili, dopo aver sparato in bocca a un cittadino afroamericano. A raccontare l'accaduto ai media americani è Michael Corey Jenkins

Secondo quanto riporta l'uomo, pare che i sei agenti bianchi hanno fatto irruzione nella casa dove lui si trovava in visita a un amico e che uno degli agenti gli ha puntato una pistola in bocca e ha sparato.

Le cartelle cliniche di Jenkins mostrano che aveva la lingua lacerata e la mascella rotta. Il tutto è accaduto la notte del 24 gennaio, quando gli agenti sono entrati improvvisamente in casa, li hanno ammanettarli e picchiati.

Oltre a stordirli ripetutamente con i taser per circa 90 minuti e che, a un certo punto, li hanno costretti a sdraiarsi sulla schiena mentre gli agenti versavano del latte sui loro volti. Il Mississippi Bureau of Investigation indaga ora sull'accaduto.

Usa - La polizia

Ha dichiarato che l'irruzione è avvenuta dopo una segnalazione di attività di droga nella casa. Jenkins è stato accusato di aggressione aggravata a un agente di polizia e di possedere tra i 2 e i 10 grammi di metanfetamina.

Parker invece è stato accusato di due reati minori: possesso di armamentario e condotta disordinata.

Jenkins e Parker dicono che il raid è arrivato al culmine quando l'agente ha sparato a Jenkins in bocca. Al momento l'uomo ha ancora difficoltà a parlare e a mangiare.

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