Filippo Turetta, la svolta poco fa: l'unica dichiarazione spontanea prima delle lacrime e di avvalersi della facoltà di non rispondere
Il caso dell'omicidio di Giulia Cecchettin si arricchisce di nuovi e scioccanti dettagli, grazie alle recenti dichiarazioni dell'avvocato di Filippo Turetta, Giovanni Caruso. Turetta, l'ex fidanzato della giovane, attualmente detenuto a Verona dopo l'estradizione dalla Germania, ha ammesso nuovamente la sua responsabilità nell'uccisione della ex fidanzata.
Durante l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari a Verona, Turetta, visibilmente provato, ha preferito non rispondere alle domande del magistrato. L'avvocato Caruso ha confermato che durante questo incontro, durato non più di mezz'ora, il suo assistito ha ribadito le stesse dichiarazioni fatte alla polizia tedesca.
La dichiarazione spontanea di Filippo Turetta
Secondo Caruso, le dichiarazioni spontanee di Turetta confermerebbero la versione presentata inizialmente alle autorità tedesche, smentendo così l'ipotesi di un problema tecnico ai freni dell'auto. Le espressioni di dolore e rimorso del giovane sono state evidenti, tanto che avrebbe versato lacrime di fronte al giudice.
Le accuse nei confronti di Turetta comprendono omicidio volontario aggravato e sequestro di persona, ma al momento la premeditazione dell'omicidio non gli è stata ancora contestata. Tuttavia, secondo l'avvocato della famiglia Cecchettin, il delitto è aggravato da uno stalking persistente. Caruso ha descritto Turetta come un "molestatore assillante", sottolineando un comportamento che ha provocato ansia e disorientamento nella giovane vittima.