L'Onu ritira la "Fine Immediata" dei Combattimenti, ma Sostiene Misure Urgenti per l'Accesso Umanitario

GUERRA ISRAELE. Il voto al Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla risoluzione a Gaza è stato nuovamente rinviato, con un cambiamento significativo nella bozza. Secondo fonti Afp, la "fine immediata" dei combattimenti è scomparsa, ma la richiesta di "misure urgenti per consentire immediatamente un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli e per creare le condizioni per una cessazione sostenibile delle ostilità" è rimasta invariata.

L'ambasciatrice degli Usa all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, ha dichiarato che Washington era pronto a sostenere la bozza così com'era scritta, dopo un intenso lavoro con l'Egitto e gli Emirati Arabi Uniti nella settimana precedente. Tuttavia, il motivo del rinvio del voto al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite rimane ancora oscuro.

Guerra Israele, nella bozza Onu su Gaza non si chiede più tregua immediata

In questo contesto, Israele ha riconosciuto con gli Usa la necessità di una "transizione ad operazioni militari meno intense". Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha sottolineato che gli israeliani decideranno i tempi e la natura di questa minore intensità, ribadendo che gli Usa hanno comunicato l'importanza di passare a operazioni a bassa intensità.

Nonostante la proposta di Israele per una settimana di tregua in cambio di 40 ostaggi, Hamas ha rifiutato il dialogo fino alla fine dell'"aggressione" israeliana. Nel frattempo, l'Onu ha lanciato un nuovo allarme, evidenziando che almeno 570.000 persone muoiono di fame nella Striscia di Gaza.

In sintesi, il panorama geopolitico continua a evolversi, con l'attenzione ora concentrata su misure umanitarie immediate e la dinamica delle operazioni militari, mentre il voto dell'Onu rimane in sospeso.

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