Un'esplosione drammatica è avvenuta oggi alla Sabino Esplodenti, situata nella provincia di Chieti, in Abruzzo. Le autorità competenti stanno attualmente indagando sulla causa di questo tragico incidente, ma finora si è confermata la perdita di almeno tre vite umane, come riferito dagli inquirenti.

Questo non è il primo incidente mortale che coinvolge questa fabbrica. Nel 2020, un altro incidente aveva provocato la morte di tre operai. Le circostanze che hanno portato all'esplosione alla Sabino Esplodenti rimangono oggetto di indagine.

Secondo i primi report forniti dai servizi di emergenza del 118, sembra esserci almeno una coppia di vittime accertate a seguito di questa esplosione, ma la situazione potrebbe ancora evolversi.

La Sabino Esplodenti, con sede a Casalbordino, nella provincia di Chieti

E' una struttura che si occupa dello smaltimento e del recupero di polvere da sparo derivante da bonifiche. Questo incidente richiama alla mente il tragico evento avvenuto nell'ambito della stessa azienda nel dicembre 2020, quando tre lavoratori persero la vita a causa di un'esplosione.

L'Abruzzo ha purtroppo sperimentato in passato incidenti fatali in fabbriche o depositi di materiale esplosivo. Nel febbraio dello scorso anno, un uomo morì nell'esplosione di un deposito alle porte di Teramo, evidenziando l'importanza della sicurezza in questi ambienti di lavoro.

L'azienda Sabino Esplodenti non è estranea a tragedie simili. Nel 1992, un incidente costò la vita al 48enne Bruno Molisani, vittima dell'innesco di una spoletta all'interno della stessa struttura. Nel 2009, altre due persone rimasero gravemente ferite in un'esplosione che coinvolse l'azienda.

Le autorità locali e gli investigatori continueranno a lavorare per determinare le cause precise di questa esplosione e per garantire che misure di sicurezza adeguate siano in vigore in futuro per evitare ulteriori tragedie. La comunità locale è sconvolta da questo evento tragico, e le nostre pensieri vanno alle famiglie colpite da questa perdita irreparabile.

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