Attacco terroristico ad Ankara: tra gli attentatori anche una donna
Il bilancio parla di quattro vittime e 14 feriti, con ostaggi e scontri ancora in corso
Un violento attacco terroristico ha sconvolto la cittadina di Kahramankazan, a circa cinquanta chilometri dalla capitale turca Ankara. La sede della Turkish Aerospace Industries (TUSAS), uno degli stabilimenti strategici per la difesa nazionale, è stata presa di mira da un gruppo di terroristi. Il ministro dell'Interno turco, Ali Yerlikaya, ha confermato che l'attacco ha provocato quattro morti e 14 feriti, tra cui alcuni gravi.
L’attacco ha colpito uno dei centri nevralgici del settore aerospaziale e della difesa turca, rendendolo un obiettivo sensibile. Gli attentatori hanno utilizzato un’autobomba per forzare l’ingresso, creando un varco che ha permesso loro di accedere all’interno della struttura, dove è scoppiato un conflitto armato.
Terroristi neutralizzati e una donna tra gli attentatori
Secondo quanto riportato dalla CNN Turk, l'attacco è stato messo in atto da tre terroristi, tra cui una donna. Durante l'operazione, due dei terroristi sono stati neutralizzati dalle forze di sicurezza, ma non è chiaro quanti attentatori siano ancora in azione. L’area, ancora sotto assedio, ha visto momenti di forte tensione, con spari e lanci di ordigni.
Habertürk, una rete televisiva turca, ha riferito che alcuni ostaggi sono stati presi durante l'assalto, e le operazioni per liberare l'edificio sono tuttora in corso. L'attentato è avvenuto intorno alle 16:00, ora locale, quando una potente esplosione ha scosso l'area, seguita da intensi scontri a fuoco.
Reazioni e misure di sicurezza
Le piattaforme social Instagram e X sono state bloccate o hanno subito forti limitazioni in diverse zone della Turchia subito dopo l’attentato, come hanno riferito alcune fonti locali. Questa misura è stata adottata dal governo per evitare la diffusione di informazioni non verificate o allarmanti.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha confermato che non ci sono italiani coinvolti nell’attentato, anche se un piccolo gruppo di tecnici Leonardo presenti nell’area è stato messo al sicuro. Tajani ha espresso vicinanza alla Turchia, sottolineando l’importanza della solidarietà in momenti critici come questo.
La risposta delle autorità turche e internazionali
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante un incontro con Vladimir Putin a Kazan, ha confermato il bilancio dell’attentato e ha sottolineato come il Paese non si farà intimidire da attacchi terroristici. Erdogan ha espresso profonda vicinanza alle famiglie delle vittime e ha garantito che verranno prese tutte le misure necessarie per prevenire ulteriori atti di questo genere.
Putin ha espresso la ferma condanna dell’attacco, dichiarando che qualsiasi azione di questo tipo è inaccettabile, indipendentemente dalle sue motivazioni. Anche la NATO ha immediatamente reagito, con il segretario generale Mark Rutte che ha ribadito il pieno sostegno dell'Alleanza Atlantica alla Turchia, condannando l'attentato e offrendo assistenza nelle indagini e nelle operazioni di sicurezza.
La Turkish Aerospace Industries: un obiettivo sensibile
La Turkish Aerospace Industries (TAI), colpita dall’attacco, è un'azienda di importanza strategica per la Turchia, specializzata nella progettazione e produzione di aerei militari, droni e sistemi di difesa. La sua posizione all’interno del settore della difesa rende questa struttura un obiettivo particolarmente sensibile, soprattutto per i gruppi contrari alla politica estera turca, come quelli attivi in Siria o Iraq.
Fondata nel 1984, la TAI ha collaborazioni con numerosi paesi, inclusi gli Stati Uniti e i membri della NATO, e ha partecipato a progetti internazionali di rilievo come il programma F-35, prima che la Turchia fosse esclusa dal progetto nel 2019 a seguito dell’acquisto del sistema missilistico russo S-400.
La situazione attuale: l'attacco è ancora in corso
Al momento, la situazione nella sede della TAI rimane critica. Le forze speciali turche sono impegnate nel tentativo di liberare i possibili ostaggi e neutralizzare eventuali terroristi ancora attivi. Non è stata ancora rivendicata l'azione, ma le indagini sono in corso per determinare se ci sia un legame con gruppi terroristici interni o internazionali.
L’attacco ha colpito duramente il settore della difesa turca, ma le autorità hanno già dichiarato che non faranno alcun passo indietro nello sviluppo delle capacità tecnologiche e difensive del Paese.