Tragedia in mare a Porticello: barca affondata, un morto e sei dispersi
Un'imbarcazione a vela con 22 persone a bordo è affondata nelle prime ore del mattino nel Palermitano. La nave era stata sorpresa da una violenta tromba d'aria
Una tragedia ha scosso la costa di Porticello, in provincia di Palermo, all'alba di oggi, lunedì 19 agosto, quando una barca a vela di circa 50 metri è affondata a seguito di una violenta tromba d'aria che ha colpito la zona.
A bordo dell'imbarcazione, chiamata "Bayesian" e battente bandiera britannica, si trovavano 22 persone, tra cui passeggeri di diverse nazionalità e membri dell'equipaggio. Il naufragio è avvenuto tra le 4 e le 5 del mattino, nel tratto di mare a circa mezzo miglio dalla costa di Santa Flavia.
Delle 22 persone a bordo, 15 sono state salvate dalle motovedette della Guardia Costiera e dai Vigili del Fuoco, mentre per le altre sette si è subito temuto il peggio. Durante le operazioni di recupero, il corpo senza vita di un uomo è stato ritrovato nei pressi dell'imbarcazione affondata, adagiata su un fondale di circa 49 metri di profondità. Le ricerche continuano senza sosta per localizzare gli altri sei dispersi, con l'impiego di mezzi navali e aerei, nonché squadre di sommozzatori.
Le Operazioni di Salvataggio e i Soccorsi: Una Corsa Contro il Tempo
Subito dopo il naufragio, è scattata una vasta operazione di soccorso coordinata dalla Guardia Costiera di Palermo. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti quattro mezzi navali della Guardia Costiera, un elicottero della stessa Guardia partito da Catania, e squadre di sommozzatori dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera. Grazie alla rapidità dell'intervento, 15 persone sono state tratte in salvo, alcune delle quali sono state trasportate immediatamente in ospedale per ricevere le cure necessarie. Tra i sopravvissuti, una bambina di un anno e la sua mamma, attualmente ricoverate all'Ospedale dei Bambini di Palermo, mentre il padre si trova all'Ospedale Civico. Altre cinque persone sono state portate al Punto Territoriale di Emergenza di Bagheria.
Le condizioni del mare e le forti correnti rendono estremamente difficili le operazioni di ricerca e recupero. I sommozzatori stanno tentando di ispezionare lo scafo della nave affondata, nella speranza di trovare eventuali superstiti o di recuperare i corpi dei dispersi. La tensione è alta, con i soccorritori impegnati in una vera e propria corsa contro il tempo.
Una Festa Trasformatasi in Tragedia: Le Testimonianze dei Pescatori
Secondo le prime testimonianze raccolte, a bordo dell'imbarcazione si stava svolgendo una festa. Una normale serata di allegria, però, si è trasformata in tragedia a causa delle avverse condizioni meteo. Fabio Cefalù, un pescatore di Porticello, ha raccontato di aver visto la barca illuminata e di aver assistito al suo improvviso affondamento. «Verso le 3.55 abbiamo assistito alla tromba d'aria. Dopo un quarto d'ora abbiamo visto un razzo a 500 metri dalla banchina. Verso le 4.35 siamo usciti in mare per dare soccorso, ma abbiamo visto solo i resti dell'imbarcazione», ha riferito il pescatore, visibilmente scosso dall'accaduto.
Un altro testimone, Pietro Asciutto, ha descritto come la barca galleggiasse ancora quando è sceso in Baia di Santa Nicolicchia per vedere meglio cosa stesse accadendo. Poco dopo, l'imbarcazione è scomparsa sotto le onde. «L'ho vista affondare con i miei occhi», ha raccontato, ricordando con angoscia quel terribile momento.
Le Indagini e il Futuro delle Ricerche: Una Comunità Sconvolta
La Procura di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta per accertare le cause esatte del naufragio. Gli inquirenti stanno ascoltando i superstiti e, nelle prossime ore, torneranno a interrogare il comandante della nave, attualmente sotto shock per quanto accaduto. Le indagini sono condotte dalla Guardia Costiera di Porticello, che sta cercando di ricostruire la dinamica della tragedia, esaminando ogni dettaglio dell'incidente.
La comunità di Porticello e delle aree circostanti è profondamente scossa dall'accaduto. Le autorità locali, insieme ai soccorritori, stanno facendo il possibile per portare a termine le operazioni di ricerca e per offrire supporto ai superstiti e alle famiglie coinvolte. Il mare, che da sempre rappresenta una fonte di vita e sostentamento per queste comunità, si è trasformato, in poche ore, in un teatro di morte e disperazione.