Bambina ospedale
Per anni, i suoi genitori hanno viaggiato attraverso l’Italia, ma senza successo

Gioia Venturelli, una bambina di 7 anni di straordinaria dolcezza e vitalità, è stata stroncata da una malattia genetica rarissima, nota per colpire appena 40 persone in tutto il mondo. Per anni, i suoi genitori hanno viaggiato attraverso l’Italia, cercando disperatamente una cura nelle migliori strutture ospedaliere del Paese, ma senza successo.

Nonostante la gravità della situazione, Gioia non ha mai perso il sorriso e il suo spirito luminoso. La sua forza, il suo amore per la vita e la sua capacità di donare affetto a chiunque incontrasse sono rimasti intatti fino all’ultimo momento.

Il commovente ricordo del padre: “Era impossibile non amarla”

Alessio Venturelli, il padre di Gioia, ha condiviso con La Gazzetta di Modena il suo straziante dolore, ricordando l’incredibile capacità della figlia di portare gioia a chiunque.

“Gioia era solare, positiva e gioiosa. Aveva sempre una parola dolce per tutti e chiamava ‘zia’ e ‘zio’ anche chi non lo era davvero, solo per dimostrare il suo affetto. Amava genuinamente e veniva amata da tutti,” ha detto Alessio.

La famiglia ha vissuto momenti di grande felicità nonostante le difficoltà, e ora rimpiange le piccole cose che rendevano speciale la quotidianità: i pranzi insieme, i giochi condivisi con la sorella maggiore, e la semplice presenza di Gioia.

“I suoi occhi brillavano di felicità. Amava la vita, e il suo buonumore era contagioso. Era davvero un inno alla vita, e ci mancherà terribilmente.”

Una ricerca senza tregua per una cura

Per cinque lunghi anni, i genitori di Gioia si sono spesi senza riserve per trovare una soluzione. Hanno visitato i migliori centri ospedalieri, dal Policlinico di Modena al Bambin Gesù di Roma, passando per ospedali a Firenze e Milano.

Nonostante l’impegno e la dedizione degli operatori sanitari, la rarità della malattia e la mancanza di conoscenze specifiche hanno reso impossibile trovare una cura. Alessio Venturelli ha voluto comunque ringraziare il personale medico per il supporto e la passione mostrata.

“Abbiamo incontrato persone straordinarie che hanno fatto tutto il possibile per aiutare Gioia. Sapevamo che la strada era difficile, ma il loro cuore e il loro impegno ci hanno dato forza.”

Gioia, un simbolo di resilienza e amore

Nonostante la malattia, Gioia ha vissuto con una serenità straordinaria. Fino a poche settimane fa giocava, sorrideva e si divertiva, portando luce nelle vite di chi le stava accanto. La sua capacità di affrontare le difficoltà con coraggio e positività è un insegnamento che rimarrà scolpito nel cuore della sua famiglia.

La storia di Gioia Venturelli è un richiamo alla forza della vita e all’importanza dell’amore incondizionato. Nonostante una battaglia impari contro una malattia rarissima, ha saputo insegnare ai suoi cari a sorridere, anche nelle difficoltà più grandi.

La famiglia di Gioia la ricorda come un “vero inno alla vita,” e il suo esempio resterà una fonte di ispirazione per chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerla.

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