Musicista ucciso a Napoli, la mamma di Giogiò incontra la Meloni a Palazzo Chigi
Il premier Giorgia Meloni ha incontratp la madre di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista tragicamente ucciso a Napoli il 31 agosto
In un incontro avvenuto a Palazzo Chigi, il premier Giorgia Meloni ha ricevuto la madre di Giovanbattista Cutolo, il talentuoso musicista di 24 anni il cui tragico omicidio ha sconvolto Napoli alla fine di agosto. Il giovane è stato ucciso durante una lite per una questione legata al parcheggio di un pub.
Contemporaneamente, in Parlamento, il deputato Francesco Emilio Borrelli ha reso omaggio a Giogiò con parole commoventi. Ha ricordato il giovane come "il bello della nostra città", un talento musicale che, per finanziare i suoi studi, lavorava anche come cameriere. Borrelli ha sottolineato il dovere di non far passare inutilizzato il sacrificio di Giovanbattista e di dare un significato al dolore della sua famiglia.
Il deputato ha fatto appello a una modifica delle normative, richiedendo pene severe e senza sconti per i colpevoli di atti criminali. Ha inoltre enfatizzato la necessità di aumentare il numero di assistenti sociali e di mantenere aperte le scuole.
Borrelli ha sollevato interrogativi riguardo all'assassino, il quale aveva precedenti penali, inclusi tentati omicidi, e ha evidenziato la sua preoccupazione riguardo a come sia stato possibile che il criminale continuasse a delinquere nonostante avesse in passato commesso gravi reati.
Ha inoltre fatto notare come questi tragici eventi abbiano avuto luogo in prossimità di istituzioni come la questura, il Comune e la prefettura, sollevando interrogativi sulla sicurezza pubblica e l'efficacia delle misure preventive.
Le parole di Borrelli su Giovanbattista Cutolo
«Hanno ucciso il bello della nostra città. Un giovane che suonava il corno e per mantenersi agli studi faceva anche il cameriere. Abbiamo il dovere di non rendere inutile il sacrificio di questo ragazzo e dare un senso al dolore della famiglia. Per questo è necessario non solo modificare le norme con pene severe e senza sconti ma anche aumentare gli assistenti sociali e le scuole aperte. L'assassino girava per strada di notte con una pistola pur avendo dei precedenti anche per tentato omicidio. Chi ha permesso che potesse continuare a delinquere? Come è possibile commettere tali delitti a pochi metri dalla questura, dal Comune e dalla prefettura?»