Tragedia a Avellino, neonato muore 24 ore dopo il parto: indagati sei medici e l’ostetrica
La Procura apre un’inchiesta sulla tragedia avvenuta all’ospedale Moscati: disposta l’autopsia, sotto sequestro la salma e la cartella clinica

Una tragedia scuote l’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, dove un neonato è morto circa 24 ore dopo il parto, avvenuto il 15 aprile scorso. La Procura della Repubblica di Avellino ha aperto un’inchiesta e iscritto nel registro degli indagati sei medici e un’ostetrica coinvolti nella gestione del parto e delle prime ore di vita del piccolo.
Il bimbo, figlio di una coppia residente a Nola, sarebbe nato in condizioni apparentemente stabili, ma nelle ore successive la sua situazione clinica sarebbe precipitata improvvisamente, portando al decesso nonostante i tentativi di rianimazione effettuati dal personale sanitario.
Disposta l’autopsia: incaricato un collegio di quattro medici
Per far luce sulle cause del decesso, la Procura ha disposto l’autopsia sul corpicino del neonato, che sarà effettuata nei prossimi giorni. Questa mattina è stato conferito l’incarico al medico legale, affiancato da un collegio di quattro specialisti scelti dal pubblico ministero Cecilia De Angelis, che coordina le indagini.
L’esame autoptico sarà cruciale per determinare se ci siano state negligenze, imperizie o ritardi nelle cure prestate al piccolo nelle ore successive al parto.
I genitori denunciano, la Procura sequestra cartella clinica e salma
A presentare denuncia in Procura sono stati i genitori del bambino, determinati a ottenere verità e giustizia per la perdita del figlio. A seguito della denuncia, i magistrati hanno disposto il sequestro della cartella clinica e della salma del neonato, al fine di acquisire tutti gli elementi utili all’indagine.
L’inchiesta è ancora alle fasi iniziali e, al momento, nessuna responsabilità è stata accertata. L’iscrizione nel registro degli indagati dei sette operatori sanitari rappresenta un atto dovuto per consentire loro di partecipare con pieno diritto agli accertamenti tecnici e difendersi dalle eventuali contestazioni.
Gli indagati difesi da un team di legali
A rappresentare i professionisti finiti sotto indagine è stato costituito un pool di avvocati composto da Fabio Tulimiero, Fabrizio Rondino, Alberico Galluccio, Attilio Soriano e Valerio Freda. I legali seguiranno passo dopo passo lo sviluppo delle indagini e l’evoluzione dell’inchiesta giudiziaria.
Nel frattempo, l’intera comunità ospedaliera è sotto shock per l’accaduto, e anche nel comune di Nola, paese d’origine dei genitori, si respira dolore e incredulità per quanto successo.
Le prossime tappe dell’indagine
Nei prossimi giorni l’autopsia e l’analisi della documentazione clinica forniranno i primi riscontri utili agli inquirenti. L’obiettivo è quello di ricostruire con precisione la dinamica di quanto accaduto, capire se ci siano stati errori medici o se si sia trattato di un evento tragico ma imprevedibile.
La Procura di Avellino continua a lavorare per accertare ogni responsabilità, mantenendo al centro dell’attenzione il dolore della famiglia, che ora chiede solo verità per la morte del loro bambino.