Sgomento per Francesco Foroni, morto prematuramente il ricercatore italiano: il dramma sotto gli occhi della moglie e del fratello
Francesco Foroni, conosciuto affettuosamente come Kekko, ci ha lasciati all'età di 50 anni a causa di una grave malattia, lasciando un vuoto insopportabile nel cuore dei suoi cari. La sua anima bella e i tanti ricordi felici ci donano un po' di pace in questo momento difficile. Accompagnato dall'amore della sua amata moglie Arianna e dall'affetto dei familiari, Francesco ha intrapreso il suo viaggio verso Sydney, dove si era trasferito per seguire la sua brillante carriera di ricercatore universitario.
Francesco aveva un forte legame con la sua città natale, Pieve, e portava sempre nel cuore il suo luogo d'origine, nonostante l'emigrazione in Australia. Il sindaco Stefano Soldan ha espresso l'affetto e la vicinanza di tutta la comunità alla famiglia Foroni, una delle famiglie più storiche e attive della zona, coinvolta nel commercio, nello sport e nell'impegno socio-politico.
Il ricordo di Francesco Foroni
E' legato anche alla sua passione per la pallavolo, che lo ha reso noto nella sua città d'adozione. La società sportiva La Piave Volley ha manifestato la propria partecipazione alla famiglia, riconoscendo Francesco come un campione di sensibilità sociale.
Francesco era il più giovane di otto fratelli e il ricordo della sua scomparsa si aggiunge alla tragica perdita della piccola Barbara nel 1975. La cerimonia funebre si terrà a Sydney, ma una messa in sua memoria sarà celebrata a Pieve quando le sue ceneri saranno riportate nel suo paese d'origine.
Gli studi
La sua laurea in Psicologia all'Università di Padova e il dottorato di ricerca negli Stati Uniti sono stati i primi passi di una carriera di successo. Francesco ha dedicato il suo lavoro alla ricerca sui linguaggi e la loro influenza sui costumi. Le sue esperienze lavorative lo hanno portato ad Amsterdam, alla Sissa di Trieste e infine a Sidney, dove ha unito la sua vita a quella di Arianna.
La famiglia di origine di Francesco è apprezzata per l'arte pasticcera, ma il suo ricordo va oltre il talento culinario. I suoi cari lo ricordano come una persona di grande valore, animata da passioni e sentimenti intensi. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto impossibile da colmare, ma la comunità lo onorerà con una messa in duomo il 29 luglio, come desiderato dalla famiglia, durante la quale si pregherà per il suo spirito e il suo prezioso contributo alla vita di tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato.