IRAN. Le autorita' dell'Iran hanno giustiziato il primo manifestante arrestato durante le proteste scoppiate a settembre scorso, condannato per aver ferito un agente della sicurezza con un coltello e aver chiuso una strada nella capitale Teheran.

Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa "Tasnim", vicina ai Guardiani della rivoluzione iraniana, la persona giustiziata si chiamava Mohsen Shekari.

L'autorita' giudiziaria in Iran

Precisa che Shekari e' stato riconosciuto colpevole di aver combattuto e di aver estratto "la sua arma con l'intenzione di uccidere, provocare terrore e turbare l'ordine e la sicurezza della societa'".

Inoltre, "ha intenzionalmente pugnalato un Basij mentre svolgeva il suo dovere e ha bloccato Sattar Khan Street a Teheran".

Decine di manifestanti detenuti sono stati accusati o sono stati condannati per accuse che prevedono la pena di morte secondo le leggi islamiche iraniane.

Le proteste

Nel Paese sono scoppiate le proteste dopo la morte della giovane curda iraniana di 22 anni Mahsa Amini il 16 settembre scorso. Finora, circa 500 civili sono stati uccisi dalle forze di sicurezza e almeno 18.000 sono stati arrestati.

Molti degli arrestati sono stati rilasciati, ma circa 1.500 devono affrontare accuse penali, secondo il sito "Iran International". Amnesty International ha affermato che le autorita' iraniane chiedono la pena di morte per almeno 21 persone per "processi fittizi progettati per intimidire coloro che partecipano alla rivolta popolare che ha scosso l'Iran". 

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