L'orrore della violenza sessuale di gruppo che si è verificata a Palermo nella notte tra il 6 e il 7 luglio ai danni di una giovane di 19 anni è stato documentato in un video che ora è fondamentale per l'inchiesta in corso. Tuttavia, c'è un aspetto ancora più inquietante: numerose persone stanno cercando il filmato su Telegram, una piattaforma di messaggistica. Nel frattempo, nuovi sviluppi emergono dalle indagini, incluso il provvedimento di scarcerazione per "resipiscenza" di un giovane accusato. E il proseguimento degli interrogatori degli altri sospettati.

Il più giovane degli accusati, che era minorenne al momento dell'incidente ma è diventato maggiorenne da poco, è stato scarcerato. Posto in una comunità dopo aver confessato il suo coinvolgimento. Tuttavia, la procuratrice per i minorenni, Claudia Caramanna, ha annunciato che presenterà ricorso contro questa decisione.

Palermo - Gli altri sei indagati

Nel frattempo, gli altri sei indagati, accusati di violenza sessuale di gruppo, stanno cercando di difendersi affermando che la giovane vittima avrebbe agito consenzientemente. Nonostante il video incriminante, alcuni messaggi trovati sui loro telefoni e le immagini delle telecamere di videosorveglianza che mostrano la giovane visibilmente ubriaca e portata a forza verso il luogo del presunto stupro, sostengono che non ci sia stata violenza.

Il tribunale del riesame, al quale tre dei sospettati si sono rivolti attraverso i loro avvocati per chiedere la scarcerazione, ha deciso di mantenere l'arresto per i primi due, mentre la decisione sugli altri deve ancora essere presa. Solo per il minorenne divenuto maggiorenne, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha ordinato il trasferimento in una comunità.

Durante gli interrogatori, A. F. ha ammesso di aver ripreso il fatto con il cellulare ma ha negato di aver fatto del male alla vittima. G. D. T. ha sostenuto che la giovane avrebbe guidato il gruppo in una zona isolata e sarebbe stata consapevole di partecipare a un rapporto sessuale di gruppo. Oggi sono previsti gli interrogatori per gli altri tre arrestati, C. M., S. L. G. ed E. A..

L'indagine continua a portare alla luce nuovi dettagli in questo tragico caso di violenza sessuale di gruppo a Palermo.

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