SANREMO. Tutto pronto per la finalissima della 73esima edizione del Festival di Sanremo. Una finale segnata da tanta musica (28 gli artisti in gara) ma anche da numerose polemiche, in primis quelle politiche.

A innescarle è stato il gesto di Fedez

Che, dalla nave da crociera, aveva strappato la foto del viceministro Galeazzo Bignami vestito da Hitler. Gesto non preannunciato (a detta della Rai) e su cui immediatamente la Rai stessa, per bocca di Stefano Coletta, direttore intrattenimento Rai1, ha preso le distanze. Ieri sera ancora Fedez, sul palco dell'Ariston insieme agli Articolo 31, aveva lanciato il suo slogan sulla legalizzazione della droga, rinvolgendosi alla premier: "Giorgia, legalizzala", aveva detto.

E così la Rai, che oggi voleva tenere una conferenza stampa osannando il record di ascolti dell'Amadeus quater, è stata subissata di domande politiche.

"Abbiamo saputo nell'imminenza che Fedez non avrebbe più portato il testo che c'era stato consegnato da giorni e per quanto se ne dica non ho avuto il tempo di leggerlo. Noi controlliamo tutto, abbiamo saputo che si era rifiutato di consegnare il testo della nuova performance", ha spiegato Stefano Coletta.

"Di fronte al 60% di share si sta parlando solo del caso Fedez - ha sbottato Coletta - sono qui da 15 giorni, dormendo tre ore a notte e credo di lavorare con attenzione. Se devo rispondere anche di ciò che un artista improvvisa sul palco, lo trovo non civile. Se un dirigente dovesse rispondere a tutto ciò che avviene in diretta ci dovremmo dimettere tutti. Starei attento a usare l'omesso controllo - ha proseguito - se è strumentalizzato perché se arriviamo a questo credo sia non civile. Sfido chiunque nel mio gruppo dirigenziale a fare una narrazione diversa del mio operato e di tanti dirigenti Rai.

Ribadisco non posso rispondere di ciò che avviene in un palco in diretta. Se devo dimettermi datemi la ratio, perché la diretta non è prevedibile", ha concluso.

Questa sera sul palco dell'Ariston oltre ad Amadeus e Gianni Morandi tornerà Chiara Ferragni

Ma c'è un altro caso che ha scosso in questi giorni i vertici Rai. Quello relativo al messaggio che verrà letto da Amadeus del presidente ucraino Zelensky. "E' in scaletta all'una passate - hanno annunciato in conferenza stampa - non credo che modificheremo la scaletta". Ma la Rai, per bocca del suo amministratore delegato Carlo Fuortes, ha precisato: "Le polemiche sul Festival sono connaturate all'interno della manifestazione. Su questo intervento di Zelensky sono state particolari, si è parlato di censura, condizionamenti, condizionamenti su testi. Tutto assolutamente non fondato".

Mentre l'ambasciatore ucraino ha spiegato il senso di questa partecipazione

"Il palco dell'Ariston è l'occasione per trasmettere la verità", per "far tornare la pace sul continente europeo e il mondo superi il terrore e l'oscurità una volta per tutte", ha spiegato in una dichiarazione congiunta con Fuortes Yaroslav Melnyk, ambasciatore ucraino in Italia. "Gli eventi musicali - ha aggiunto - hanno cessato di essere solo intrattenimento. Qui possono essere sollevati temi sociali, temi della politica internazionale. Ne è testimonianza il festival di quest'anno che ha sollevato diverse questioni cruciali", ha concluso.

La finalissima del Festival di Sanremo

Si apre con l'Inno d'Italia cantato dall'Aeronautica Militare. Superospiti della serata i Depeche Mode, Gino Paoli e Ornella Vanoni. Ad aprire la lista dei cantanti sarà Elodie, chiude Sethu.

Il voto inizialmente sarà affidato interamente al televoto. Solamente nella top 5 subentrano la giuria demoscopica e la sala stampa. Strafavorito Marco Mengoni. che in conferenza stampa si è emozionato ed è crollato in un pianto commosso. L'adrenalina sale. Il vincitore sarà velato intorno alle due di stanotte.

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