Giulia Manfrini trafitta da un pesce: l'ultima foto prima di morire
I soccorsi, il dolore degli amici e il ricordo di una vita straordinaria
Giulia Manfrini, 36 anni, appassionata surfista e sportiva di origine torinese, ha perso tragicamente la vita il 15 settembre sull'isola di Masokut, in Indonesia.
Mentre cavalcava un'onda, un pesce noto come aguglia imperiale o Merlin l’ha colpita mortalmente, lasciando un vuoto profondo tra i suoi amici, la famiglia e la comunità del surf. La dinamica dell'incidente, gli immediati soccorsi e il dolore per la sua scomparsa hanno scosso profondamente chi la conosceva, ricordandola come una persona avventurosa e piena di vita.
L'incidente e i soccorsi: la tragedia improvvisa
Quel giorno di settembre, Giulia stava surfando nelle acque dell'isola di Masokut, quando un pesce, conosciuto per il suo rostro lungo e affilato, l’ha trafitta al petto. Inizialmente si era parlato di un pesce spada, ma fonti ufficiali hanno confermato che si trattava di un’aguglia imperiale. Il pesce è saltato fuori dall'acqua, colpendola in modo violento e causandole una ferita profonda circa cinque centimetri.
Secondo i testimoni presenti, due surfisti nelle vicinanze hanno visto Giulia agitarsi e sono subito accorsi per aiutarla. Nonostante siano riusciti a tirarla fuori dall'acqua, la situazione era già critica. Giulia è stata trasportata in ospedale, ma purtroppo è morta poco dopo a causa delle gravi ferite riportate. Lahmudin Siregar, responsabile della gestione dei disastri nelle isole Mentawai, ha spiegato che l’attacco del pesce è stato del tutto inaspettato, un evento estremamente raro e tragico.
Una vita di avventure e passione per il surf
Giulia Manfrini era molto conosciuta nel mondo del surf, non solo in Italia, ma anche all'estero. Nata e cresciuta a Torino, aveva scoperto la passione per il surf durante un'esperienza Erasmus in Spagna, che l'aveva spinta ad abbandonare una promettente carriera nello snowboard per dedicarsi completamente a questo sport.
Negli ultimi anni, Giulia si era stabilita in Indonesia, dove aveva fondato un'agenzia di viaggi specializzata in vacanze di surf, chiamata Awave. Oltre ad essere un'istruttrice di surf e apnea, aveva costruito una solida reputazione come influencer sui social, con oltre 20.000 follower che seguivano le sue avventure quotidiane. Attraverso i suoi profili social, Giulia condivideva la sua vita all'insegna dell'avventura, della sostenibilità e dell’amore per la natura.
Un destino segnato dalla tragedia
L'incidente che ha portato alla morte di Giulia non è un caso isolato. A gennaio, un altro surfista italiano, Alberto Marcon, era stato ferito in modo simile da un’aguglia imperiale, ma era riuscito a sopravvivere. Tuttavia, il destino di Giulia è stato ben più crudele, lasciando un segno indelebile tra i suoi amici e familiari.
Il padre di Giulia ha espresso la necessità di fare chiarezza sull'incidente, desiderando comprendere appieno le circostanze che hanno portato alla tragica morte della figlia. Gli amici e i conoscenti l'hanno ricordata come una persona appassionata, generosa e sempre pronta a ispirare gli altri a vivere la vita al massimo.
Il ricordo di Giulia: un’ispirazione per molti
Giulia Manfrini non sarà ricordata solo per il tragico evento che ha posto fine alla sua vita, ma soprattutto per l'energia, l'entusiasmo e l'amore che metteva in tutto ciò che faceva. Il suo spirito avventuroso, la sua dedizione per il surf e la sua attenzione per la sostenibilità ambientale continueranno a vivere nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerla.
Massimo Ferro, uno dei surfisti che l'ha soccorsa, ha condiviso su Instagram una delle ultime immagini di Giulia, scattata al tramonto il giorno prima dell’incidente. “Could the last sunset be better than this? Ciao Giu” (L'ultimo tramonto poteva essere migliore di questo? Ciao Giù), ha scritto Ferro, ricordando un momento di serenità prima della tragedia.
La sua vita, interrotta troppo presto, rimarrà un simbolo di passione, coraggio e voglia di vivere. Giulia Manfrinilascia un’eredità di ispirazione per tutti coloro che, come lei, cercano di vivere ogni giorno come un’avventura indimenticabile.