MANTOVA. Morto a soli 26 anni sotto gli occhi del papà che era lì per fare il tifo per lui. Andrea non c'è più, è volato via per sempre, su quelle due ruote che erano la sua passione più grande. Tremendo incidente sulla pista Tazio Nuvolari, morto durante una gara di motocross a Migliaretto (Mantova) Andrea Simeon, un 26enne di Sernaglia della Battaglia nel primo pomeriggio di ieri, domenica 30 ottobre. Il giovane stava correndo, intorno alle 12, una prova del campionato dell'ultima gara della stagione facente parte del campionato regionale del Nordest. Stando ai primi riscontri, pare che il giovane abbia perso il controllo della propria moto da cross in una salita a causa di un problema meccanico.

Mantova - L'incidente

Come riporta Il Gazzettino, la moto si è impennata ed è finita all'esterno della pista, contro un albero che si trovava a decine di metri di distanza dall'altura artificiale e una rete. Sul posto è arrivato anche l'elisoccorso da Brescia. Le condizioni del giovane sono subito parse disperate tanto che i sanitari accorsi ahnno deciso di trasportarlo in ambulanza all'ospedale di Mantova. E lì è morto dopo un paio di ore dall'incidente.

Andrea Simeon

Correva nel club dilettantistico Tre Pini di Montebelluna in sella ad una Yamaha 250. Laureato in ingegneria, nel maggio del 2019 si dimostrava sorridente in uno scatto mentre riceveva la pergamenta dalle mani del magnifico rettore dell'Università di Trento. E nello stesso anno aveva anche partecipato al Palio stringendo il gonfalone della città di Sernaglia della Battaglia portandosi a casa il quarto posto nella sfida. Viveva a Rovereto e dopo la laurea aveva trovato lavoro in trentino. Il 21 gennaio del 2018 Andrea Simeon aveva avuto un altro incidente sempre in moto dove si era rotto un femore. Era stato sottoposto a tre interventi chirurgici e un periodo di grande difficoltà mentale e fisica che aveva poi brillantemente sorpassato. «Sono passati giorni da quel 21 gennaio 2018, quando mi sono ritrovato per terra con un femore spezzato in due, il morale sotto zero, pensando solamente alla possibilità di riuscire a tornare a guidare una moto o meno - scriveva sul suo profilo Instagram nel 2019 - Mi ci sono voluti 3 interventi chirurgici, sono passati giorni di sconforto e tristezza, giorni di sofferenza sia fisica che mentale, dove ho preferito stare in disparte, per assimilare tutto ciò che era successo e concentrarmi sulla riabilitazione e sul pieno recupero. Dopo più di due anni lontano dalle gare, il mio 2019 anche se un po’ in ritardo inizia da qui, con nuovi colori e nuovi stimoli, senza troppe aspettative, con l’unico obiettivo di ritornare a divertirmi sopra ad una moto, cosa che nell’ultimo periodo prima dell’infortunio mi era venuto difficile». (IlGazzettino) [sv slug="seguici"]
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