Collisione nel Mare del Nord: arrestato il capitano della nave cargo, è un russo
È un cittadino russo il comandante della Solong, accusato di negligenza grave

Il capitano della nave cargo Solong, coinvolta nella collisione con la petroliera svedese Stena Immaculate, è stato arrestato dalla polizia britannica. Si tratta di un cittadino russo di 59 anni, fermato il 10 marzo nell’ambito delle indagini sull’incidente avvenuto nelle acque della Gran Bretagna. L'uomo era al comando della portacontainer tedesca battente bandiera portoghese. Secondo quanto riferito da un portavoce della Ernst Russ, società armatrice della Solong, il comandante e l’equipaggio stanno collaborando attivamente con le autorità.
Le indagini e le accuse
Le indagini condotte dalla polizia britannica hanno portato all'arresto del capitano con l'accusa di "omicidio colposo derivato da negligenza grave". La decisione è arrivata dopo la sospensione definitiva delle ricerche di un membro dell’equipaggio della Solong, disperso nell’incidente e ora dichiarato morto.
Nonostante la gravità della situazione, le autorità di Londra hanno escluso qualsiasi pista criminale intenzionale, specificando che non vi sono elementi che suggeriscano atti dolosi. Secondo la ricostruzione preliminare, la Solong, in navigazione tra la Scozia e il porto olandese di Rotterdam, ha urtato violentemente la petroliera svedese Stena Immaculate, che si trovava all’ancora al largo delle coste inglesi, di fronte al porto di Hull.
La Stena Immaculate era affidata alla società americana di trasporti Crowley e noleggiata dal Pentagono per il trasporto di 220.000 barili di cherosene, un carburante altamente infiammabile destinato agli aerei militari statunitensi.
Rischi ambientali e sicurezza delle navi
A differenza delle prime ipotesi, sembra che il pericolo di affondamento delle due navi sia rientrato. Lo ha confermato Heidi Alexander, ministra dei Trasporti del governo britannico guidato da Keir Starmer. Tuttavia, la situazione ambientale resta sotto stretta osservazione, soprattutto per il rischio di sversamento del cherosene in mare.
Le autorità continuano a monitorare attentamente l’area, analizzando il comportamento delle correnti e delle maree per valutare eventuali dispersioni di carburante. Un elemento rassicurante è che la Solong aveva già scaricato un carico di sodio prima della collisione, riducendo così il rischio di ulteriori danni ambientali.
Le operazioni di contenimento e bonifica proseguiranno nei prossimi giorni per scongiurare un disastro ecologico nelle acque del Mare del Nord.