TRAGEDIA CADORE. Lunedì si terrà molto probabilmente l'interrogatorio di garanzia per Angelika Hutter, la 31enne tedesca che giovedì ha travolto e ucciso con la sua auto, mentre camminavano sul marciapiede a Santo Stefano di Cadore, Mariagrazia Zuin, 64 anni, Marco Antoniello, di 48 anni, e il nipote di due anni, Mattia, che è deceduto in ospedale. Presente sul luogo anche Elena Potente, 42 anni, moglie di Antoniello, che ha riportato ferite non gravi. Fortunatamente, il nonno Lucio Potente, ex portiere del Mestre Calcio, è rimasto illeso.

Esiti degli esami tossicologici Gli esami tossicologici condotti sulla 31enne tedesca hanno dato esito negativo: non sono state rilevate tracce di alcol o droghe nel suo organismo. È certo, però, che la sua Audi viaggiava a velocità molto elevata. Questa è stata la conclusione dei carabinieri che hanno effettuato i rilievi, notando l'assenza di segni di frenata, il grave danneggiamento della parte anteriore dell'auto e la distanza di circa trenta metri tra il punto di impatto e il luogo in cui i corpi sono stati scaraventati.

Il precedente della denuncia

La donna bavarese si trova attualmente in carcere a Venezia. Fin da subito, è apparsa confusa e non ha mostrato segni di pentimento. Un mese fa, denunciata a Bolzano per possesso di oggetti pericolosi, come un martello.

Chi è Angelika Hutter? Disoccupata, ha dichiarato di essere in Italia "per fare un giro". Probabilmente, l'auto era diventata la sua dimora da diversi giorni, poiché all'interno trovati indumenti, coperte e cibo. Attualmente, gli investigatori stanno analizzando il cellulare della donna per capire se stesse utilizzando il dispositivo al momento in cui ha perso il controllo dell'auto, falciando la famiglia originaria di Favaro Veneto, nel Comune di Venezia.

Nel frattempo, a Santo Stefano di Cadore proclamato il lutto cittadino per lunedì e tutte le feste e sagre locali annullate come segno di lutto e rispetto per le vittime della tragedia.

Tragedia Cadore - Il presidente Zaia

«È una tragedia non solo di una famiglia ma di tutta la comunità: ci stringiamo attorno a quella famiglia letteralmente decimata e dall'altro lato chiediamo che ci sia la verità». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, sull'incidente costato la vita a tre persone avvenuto a Santo Stefano di Cadore ( Belluno), a margine dell'inaugurazione del Cammino delle Colline del Prosecco in territorio Unesco. «Delle notizie che abbiamo alcune sono assolutamente inquietanti - ha aggiunto alludendo alle informazioni che riguardando la guidatrice tedesca - e quindi confidiamo nelle magistratura perché sia chiarita la dinamica e si capisca fino in fondo quale sia stata la motivazione, ovvero la responsabilità di questo incidente».

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