AVENZA (MASSA CARRARA). Tragedia ad Avenza, in provincia di Massa Carrara. Un uomo di 54 anni, Daniele Rebecchi, è morto dopo essere precipitato da un'altezza di 15 metri.
Il dramma di Daniele
L'imprenditore stava installando dei pannelli 'anti caduta' sul tetto del capannone dove stava lavorando. Stando alle prime informazioni, il 54enne, titotale della ditta Erredi slr, si stava occupando di sostituire dei lucernari con pannelli 'linea vita' che garantivano a chi fosse salito sul tetto di poter lavorare in sicurezza.
L'incidente è avvenuto poco prima delle otto di ieri: Daniele era da poco salito a 15 metri di altezza, sul tetto del capannone dell'area Gaspari e Menotti in cui erano in corso dei lavori di ammodernamento.
Il suo compito sarebbe stato quello di sostituire pannelli e lucernari, stendere proprio la linea vita, il lungo filo al quale ancorarsi in caso di interventi sul tetto.
All'improvviso, non è ancora chiaro come, il lucernario su cui stava lavorando si è sfondato facendolo cadere nel vuoto.
Sull'ennesima tragedia sul lavoro è stata aperta un'inchiesta. La pm Alessia Iacopini ha ordinato all'Asl di svolgere tutte le indagini per ricostruire la dinamica e le cause dell'incidente.
Un testimone ha riferito intanto che Daniele Rebecchi "era sul tetto proprio per avere la linea vita" mentre Domenico Gulli, responsabile Asl dell'unità funzionale Prevenzione, igiene e sicurezza sui posti di lavoro, ha spiegato che "quando la linea vita ancora non c'è e si sale per l'installazione, sono previste particolari misure di sicurezza per evitare incidenti.
Rebecchi aveva l'imbracatura, ma quell'imbracatura non era legata". Insomma, l'uomo non si sarebbe debitamente assicurato prima di salite a 15 metri di altezza. Una leggerezza che – se verificata – Daniele Rebecchi ha pagato con la vita. Fonte: Fanpage
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