Nuovo e discusso decreto legge sulle regole degli spostamenti tra Regioni. Mentre il governo dice "si" alle seconde case, le ordinanze regionali bloccano gli ingressi contro l'esodo Pasqua. Ma quali sono i divieti e le valide motivazioni?
Pasqua: 8 validi motivi sugli spostamenti
Sotto stretta l'esodo da parte dei proprietari delle seconde case da parte delle regioni. Mentre il governo dà il via libera, le Regioni bloccano. Un tira e molla tra istituzioni. Si preme, comunque, sulle motivazioni di assoluta necessità, per ricongiungimento familiare e per lavoro.
Con il Dpcm del 2 marzo 2021 il governo ha confermato il divieto già in vigore “con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità”. Nel decreto del legge del 13 marzo al contrario non è prevista alcuna proroga del blocco della circolazione, ma è stato disposto che in tutte le zone gialle si applichino le disposizioni previste per le zone arancioni.
Ma non essendoci zone gialle, lo stop agli spostamenti è stato implicitamente confermato dal momento che le regole in vigore nelle aree rosse ed arancioni prevedono altresì il divieto di entrata e uscita dai territori.
Pasqua: quanto durano i divieti di spostamento
Fino al 6 aprile, il giorno dopo Pasquetta, ci si potrà muovere tra le Regioni solo in caso di: esigenze lavorative; motivi di salute; situazioni di necessità; per far rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione. E ancora per far rientro nelle seconde case, ricongiungersi ai familiari e prestare assistenza a persone non autosufficienti.
Infine, per il rientro al proprio domicilio: "Domicilio. Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza".
"Abitazione. Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. L’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza.
Per fare un esempio, le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si ritrovano con lui/lei con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, possono spostarsi per raggiungere tale abitazione".
Il decreto con le regole di Pasqua e le seconde case
Sia nelle zone rosse che in quelle arancioni è consentito il rientro presso le seconde case ubicate dentro e fuori regione. Sul sito di Palazzo Chigi viene chiarito che tuttavia è necessario provare “di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2”.
In poche parole basta avere un atto di compravendita firmato dal notaio o un contratto di affitto con data anteriore al 14 gennaio. “Naturalmente - si legge -, la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo, e vi si può recare unicamente tale nucleo”.
L'assistenza alle persone non autosufficienti
L’ultimo punto riguarda la possibilità di fornire assistenza alle persone non autosufficienti. Anche in questo caso, gli spostamenti fuori regione sono consentiti, ma solo nel caso in cui non è possibile assicurare l’assistenza “tramite altri soggetti presenti nello stesso Comune/Regione/Provincia autonoma”.
È inoltre vietato “spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria”. A questo proposito nelle Faq viene specificato che di norma non è giustificato “lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili”.
Le visite ad amici e parenti a Pasqua nelle zone rosse e arancioni
Fin qui le regole sugli spostamenti tra le Regioni e le province autonome. Il decreto legge del 13 marzo, tra le varie norme, prevede altresì che "nei giorni 3, 4 e 5 aprile (comprese quindi Pasqua e Pasquetta, ndr), sull'intero territorio nazionale, ad eccezione delle regioni i cui territori si collocano in zona bianca, si applicano le misure stabilite per la zona rossa".
Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021 (e dunque anche a Pasqua e Pasquetta) sarà consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione”.
Nelle zone arancioni è invece sempre consentito spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, rispettando il coprifuoco e la regola delle due persone. Inoltre ci si potrà spostare, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di raggiungere i capoluoghi di provincia.
Gli orari di negozi, bar e ristoranti nelle regioni rosse e arancioni
Sia nelle regioni rosse che in quelle arancioni bar e ristoranti sono chiusi, ma resta consentita la consegna a domicilio. Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze per ristoranti, enoteche. Per i bar il solo asporto è possibile fino alle 18,00.
In zona arancione i negozi sono aperti, i centri commerciali sono aperti dal lunedì al venerdì, chiusi invece nei festivi e prefestivi.
In zona rossa sono aperti solo i negozi di generi alimentari e di prima necessità: chiusi negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie. Sempre aperte invece le edicole, i tabaccai, le farmacie.
Parrucchieri e centri estetici aperti in zona arancione, chiusi in zona rossa. In zona arancione e rossa nelle seconde case può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è in quel momento abitata da altre persone. Si deve dimostrare, in caso di controllo, di essere proprietari o affittuari da prima del 14 gennaio di quest'anno.
Lo regole per fare sport fino al 6 aprile 2021
In fascia arancione è consentito svolgere l'attività sportiva e motoria all'aperto e nei centri sportivi non al chiuso. Restano sospese le attività di palestre e piscine. Non sono consentiti gli sport di contatto.
In zona rossa l’attività motoria "è consentita solo in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro" (Fonte Today)
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