Nel 2020 gli episodi di intimidazione e aggressione nei confronti dei giornalisti sono aumentati dell’87 per cento.
La ministra ha convocato, stamane, il Centro di coordinamento delle attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente e di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti.
Alla luce degli ultimi episodi accaduti nell’ultimo mese che hanno interessato i cronisti del quotidiano Il Tirreno, l'incontro ha avuto luogo a Roma.
Giornalisti minacciati: l'incontro
La ministra nel corso della videoconferenza con i i vertici dei giornalisti, ha assicurato che gli attacchi ai giornalisti saranno prioritari nell’agenda del Ministero.
“Stiamo seguendo con la massima attenzione il tema delle minacce ai giornalisti, veicolate anche attraverso la rete.
La stampa è garanzia di circolazione delle notizie ed anche per questo è componente fondamentale della nostra democrazia.
Dunque non vanno sottovalutati gli atti intimidatori che devono sempre essere denunciati alle forze di polizia anche per una più efficace opera di prevenzione e contrasto di questo gravissimo fenomeno”.
Il presidente di Odg Toscana, Carlo Bartoli, ha chiesto alla ministra di “intensificare l’attività di prevenzione.
L'obiettivo è di scoraggiare atteggiamenti minacciosi nei confronti dei giornalisti toscani sui social.
Inoltre ha ricordato l’importanza di introdurre in legge un’aggravante specifica per i reati di minacce e violenze che hanno per oggetto i giornalisti”.
Bartoli ha sottolineato la necessità di “abbassare la soglia di tolleranza rispetto agli atti violenti e intimidatori.
L’importanza di dare grande pubblicizzazione a iniziative come quella del Viminale anche per incoraggiare colleghi che non lavorano in grandi redazione e che hanno maggiore difficoltà a sentire la vicinanza della categoria”.
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