A meno di 48 ore dalla ripresa della scuola, un istituto di Roma va alla ricerca di genitori volontari per poter gestire le entrate e le uscite degli studenti. E' il caso dell'istituto comprensivo "Francesco Cilea", nel quartiere dell'Infernetto, che con una circolare istituisce un "comitato di genitori volontari per la vigilanza".
Il gruppo di genitori avra' il compito di "fornire supporto durante le entrate e le uscite delle classi con il compito di suggerire, indicare, informare in merito alle buone pratiche da attuare relativamente al distanziamento sociale e aiutare il flusso delle persone". (ANSA)
Scuola in Campania, De Luca ci ripensa: “Partenza il 24 settembre? Non so”
“Oggi no. Il 24 settembre non so”: cosi’ ha risposto il presidente della Regione Vincenzo De Luca ai giornalisti che gli chiedevano se la scuola campana fosse pronta per riprendere il 24 settembre. De Luca ha sottolineato che “non sappiamo quanti banchi siano arrivati ad oggi, ne’ quanti siano i docenti”. (ANSA)
“Abbiamo contestato – ricorda De Luca – due orientamenti del governo nazionale, a nostro parere sbagliati: rendere facoltativi i test sierologici per il personale scolastico e, qui, in Campania sono obbligatori.
E la misurazione della temperatura corporea: abbiamo deciso, pur non essendo di competenza della Regione, di dare tremila euro ai presidi per l’acquisto di termo scanner per la misurazione della temperatura dentro gli istituti scolastici.
De Luca: “Ci facciamo carico dei ritardi del governo”
Quindi ci stiamo facendo carico di ritardi del ministero della Pubblica istruzione”. E ancora: “Non sappiano quanti banchi sono arrivati ad oggi, non sappiamo quanti sono i docenti.
Combatteremo per impedire che i docenti che sono gia’ in organico siano mandati a 500 chilometri di distanza e intendiamo attivare contratti integrativi di servizi con societa’ private, di cui gia’ ci si avvaleva per le gite scolastiche, per aumentare i mezzi e garantire il trasporto e la sicurezza degli studenti nell’avvio del nuovo anno scolastico”. (ANSA)
Rientro a scuola, Azzolina: “Se l’insegnante è in quarantena si farà didattica a distanza”
“Non e’ automatico che, in caso di positivita’ al Covid di uno studente, vada in quarantena anche l’insegnante. Se dovesse accadere si fara’ la didattica a distanza perche’ gli studenti non possono perdere giorni di scuola”.
Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, precisando quanto previsto nelle Linee guida per la didattica integrata.
“Durante il mese di luglio e agosto abbiamo fatto monitoraggi – ha aggiunto -. C’era circa 1 milione gli studenti che, volendo rispettare il metro di distanza, sarebbe rimasto senza aula. Oggi questi studenti sono 50mila.
Questo, pero’, non significa che questi ragazzi non andranno a scuola, vuol dire che lo faranno, senza il metro di distanza, in questo inizio anno, con la mascherina – ha proseguito la ministra -. Ma queste sono situazioni residuali.
Si stanno prendendo in affitto ulteriori locali, abbiamo fatto accordi di ogni tipo, anche presso le scuole paritarie, con i vescovi, con i teatri. Abbiamo provato in tutti i modi a sistemare questa situazione”, ha concluso. (ITALPRESS)
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