Mafia e Ultrà: arrestati i capi della tifoseria dell'Inter per associazione a delinquere

Un colpo duro al mondo della tifoseria organizzata. Nella mattinata di oggi, lunedì 30 settembre, la polizia ha eseguito un'importante operazione su delega della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano, arrestando alcuni esponenti della Curva Nord dell'Inter. Tra gli arrestati spiccano i nomi di Andrea Beretta, già in custodia cautelare per l'omicidio di Antonio Bellocco avvenuto lo scorso 4 settembre a Cernusco sul Naviglio, e Marco Ferdico, il leader che aveva preso il controllo del gruppo ultrà.

Le Accuse di Associazione Mafiosa

L'indagine, coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra sotto la supervisione del procuratore Marcello Viola e dell'aggiunta Alessandra Dolci, è stata condotta dalla Squadra Mobile di Milano. Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati gravi come lesioni, percosse, resistenza a pubblico ufficiale, rissa, estorsione e intestazione fittizia. Il coinvolgimento di membri legati alla criminalità organizzata, in particolare all'ex erede del clan Bellocco di Rosarno, ha portato alla contestazione dell'aggravante dell'agevolazione mafiosa.

Anche la Curva Sud Milanista Coinvolta

La retata non ha colpito solo la tifoseria interista. Sul fronte della Curva Sud del Milan, sono finiti in carcere il leader Luca Lucci e suo fratello Francesco, a conferma del coinvolgimento di frange violente anche nella tifoseria milanista. In totale, le misure cautelari eseguite sono state 19: 16 in carcere e 3 agli arresti domiciliari.

Un Colpo Duro alla Criminalità Organizzata nel Calcio

Questa operazione segna un'importante svolta nel contrasto alla criminalità organizzata infiltrata nel mondo delle tifoserie di calcio. L'accusa di agevolazione mafiosa dimostra quanto profonde siano le radici della mafia nelle curve delle grandi squadre, dove la violenza e il controllo delle attività illecite si intrecciano con la passione sportiva.