INPS

L’Inps ha ufficializzato le tabelle di rivalutazione delle pensioni per il 2025, introducendo nuovi adeguamenti legati all’inflazione.

Gli aumenti, che riguardano oltre 20 milioni di pensionati, variano in base all’importo dell’assegno e sono stati definiti nella circolare n. 23 del 28 gennaio 2025. Vediamo nel dettaglio le novità, compresi gli adeguamenti per la pensione di vecchiaia e il trattamento minimo.

Aumenti delle pensioni: gli adeguamenti stabiliti dall’Inps

La rivalutazione delle pensioni per il 2025 si basa sull’inflazione registrata nel 2024, fissata al +0,8%.

Gli incrementi, differenziati in base alla fascia di reddito, sono così suddivisi:

  • Pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo (fino a 2.394,44 euro lordi al mese): aumento dello 0,8% (pieno recupero dell’inflazione).
  • Pensioni tra quattro e cinque volte il trattamento minimo (tra 2.394,44 e 2.993,06 euro lordi): aumento dello 0,72% (90% dell’inflazione).
  • Pensioni superiori a cinque volte il trattamento minimo (oltre 2.993,06 euro lordi): aumento dello 0,60% (75% dell’inflazione).

Questi adeguamenti mirano a preservare il potere d’acquisto dei pensionati, sebbene l’aumento sia più contenuto rispetto agli anni precedenti a causa di un tasso di inflazione più basso.

Aumento delle pensioni minime 2025

Un’attenzione particolare è stata riservata al trattamento minimo, che verrà rivalutato del 2,2%, portando l’assegno base a 616,67 euro al mese (+13,27 euro rispetto al 2024).

L’Inps ha specificato che l’aumento viene applicato alla cifra di riferimento di 603,40 euro, determinando il nuovo importo per i pensionati con assegno minimo.

Età pensionabile e requisiti per il 2025

L’età pensionabile per la pensione di vecchiaia rimane fissata a 67 anni anche per il 2025.

Lo stesso limite vale per l’assegno sociale, confermando quindi l’attuale regolamentazione. Tuttavia, le proiezioni demografiche indicano che l’età pensionabile potrebbe salire a 68 anni nei prossimi anni, in base agli adeguamenti automatici legati alla speranza di vita.

Cosa cambia per i pensionati nel 2025?

Le principali novità per i pensionati riguardano:

✔️ Aumenti limitati: l’incremento è contenuto a causa di un’inflazione più bassa rispetto al 2023.
✔️ Pensioni minime più alte: il trattamento minimo cresce di oltre 13 euro al mese, beneficiando milioni di pensionati.
✔️ Età pensionabile invariata: resta a 67 anni, ma potrebbe aumentare nei prossimi anni.

Una rivalutazione contenuta, ma necessaria

Nonostante gli aumenti siano inferiori rispetto agli anni passati, il nuovo adeguamento permette ai pensionati di mantenere il potere d’acquisto in un contesto economico in cui l’inflazione sta rallentando.

Per chi percepisce assegni più bassi, il lieve aumento del trattamento minimo rappresenta un piccolo sollievo, ma il dibattito resta aperto sulla necessità di interventi più incisivi per sostenere il reddito delle fasce più deboli della popolazione.

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