Ore complicate per Diego Armando Maradona. L’ex campione di Napoli e Argentina, dopo aver scoperto della positività al Coronavirus della sorella Ketty, vive anche un lutto familiare. In queste ore è deceduto infatti Raúl Machuca, cognato di Diego e marito di Rita Maradona, una delle sorelle maggiori dell’allenatore del Gimnasia.
Come riportato dai media sudamericani, 77enne era ricoverato da più di ventigiorni nella clinica Vicente López dopo aver contratto il covid. Era un paziente a rischio poiché soffriva di ipertensione e sovrappeso. Al momento risulta positiva anche la sorella di Maradona, seppur asintomatica ed in isolamento domestico.
Paura per Maradona, la sorella positiva al Covid: tampone per il campione argentino
Ore delicate per Diego Armando Maradona. L’ex campione del Napoli, oggi allenatore del Gimnasia La Plata, ha scoperto che una delle sue sorelle, Kitty, ha contratto il coronavirus: sta bene ed è asintomatica, è stata isolata in Argentina e non avrà bisogno di ulteriori accorgimenti medici nelle prossime settimane, ma per lo staff di diego era già scattato l’allarme.
Da soggetto a rischio qual è, infatti, l’entourage di Maradona si è subito preoccupato di mettere in sicurezza l’ex campione argentino, che però sembra non avere avuto contatti con la sorella nelle scorse ore. Domani Diego si sottoporrà a un nuovo tampone per verificare le sue condizioni di salute, così da permettergli il rientro agli allenamenti del suo Gimnasia.
Maradona diventa un film. Sorrentino: “Così torno a casa”
Maradona diventa un film e Sorrentino, torna a casa. Prima o poi doveva accadere, e ora accade: la passione sviscerata di Paolo Sorrentino per il Napoli e per gli anni mitici di Maradona diventa un film.
Il calciatore argentino è fonte di ispirazione cinematografica da anni (il bellissimo film 2019 di Asif Kapadia, quello ormai del 2008 di Emir Kusturica, tra i tanti) ma questo di Sorrentino, annunciato oggi, sarà diverso da tutti gli altri proprio perché il premio Oscar della Grande Bellezza è un tifoso accanito.
La statuetta ricevendo la statuetta ringraziò nell’ordine Fellini, i Talking Heads, Scorsese e Maradona (familiari a parte). E dunque ‘E’ stata la mano di Dio’, le cui riprese sono imminenti, sarà prima di tutto un grande atto di fede. E poi c’è il ritorno a Napoli.
Il regista aveva anticipato qua e là che meditava di tornare a casa, venti anni esatti dopo il primo film L’uomo in più con Toni Servillo, che poi sarebbe diventato il suo attore-feticcio, che lo catapultò da esordiente alla Mostra del Cinema di Venezia cominciando la carriera internazionale.
Maradona più Napoli:
Per Sorrentino, che ha compiuto 50 anni il 31 maggio scorso, il momento dei bilanci coincide con la nostalgia di casa e degli affetti stabili perché a lui, lo ha confessato in un’intervista tempo fa, Maradona ha salvato la vita (doveva andare a vedere Empoli-Napoli, per questo ebbe il permesso a 16 anni di non seguire i suoi in montagna, morti quella notte nel sonno per una fuga di gas).
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