Prosegue l'emergenza virus in Campania. E continua a mietere vittime, al di là di ogni negazionismo.
Tra le ultime, un giovane del comune di Gragnano, che da oggi è in lutto per la scomparsa di Vincenzo Ferraro.
Ragazzo giovane, che aveva solo 23 anni ed è stato stroncato dal coronavirus.
Un ragazzo come tanti, che amava la vita stessa, amava i suoi amici e da loro era tanto amato.
Il ricovero e il decesso
Il ricovero è avvenuto qualche giorno fa, ed è stato seguito dai messaggi d'amore
dei suoi amici e della comunità intera.
Purtroppo non c'è stato nulla da fare, soprattutto dopo che le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso. Il 23enne faceva parte delle fasce deboli: soffriva infatti di diabete ed era sovrappeso.
Immenso il dolore nella
comunità cittadina di Gragnano.
Tanti i messaggi toccanti, questo lo scrive un suo amico, Ciro:
“Ciao fratello... Non potevi morire così non è giusto tu il migliore sempre sorridente solare amico di tutti spalla di noi amici ci hai sempre sollevato con il tuo carisma simpatia e amore da che eravamo ragazzini… sei nel cuore di tutti noi.. non doveva andar così...sicuro sarai un pezzo pregiato del signore perché ragazzi come te non esistono cià viciè mi mancherà tanto scherzare con te…”
Intanto gli aggiornamenti sul virus di Vincenzo De Luca
Nell’ultimo aggiornamento appare abbastanza arrabbiato per i comportamenti di alcuni dei suoi concittadini.
A parlare è il presidente della Regione,
Vincenzo De Luca che dice:
“Dobbiamo cominciare a entrare nell’ordine delle idee che i nostri comportamenti devono diventare simili a quelli di febbraio e marzo dello scorso anno: si sta in casa, quando non è assolutamente indispensabile per ragioni di lavoro o sanitarie andare fuori“.
Non le manda certo a dire il governatore campano che richiama i suoi concittadini all’ordine.
“
Non è ancora chiaro a tanta parte dei nostri concittadini”
“
Quando cominci ad avere 25mila positivi in Italia e 4-500 morti ogni giorno, vuol dire che siamo in guerra. Siamo in una situazione per la quale ormai, quasi in ogni condominio, c’è un nostro concittadino che muore.
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