Erina Licari morta sbranata dal suo cane: il figlio era in casa
Le ferite alla testa, il giovane non ha sentito nulla

Un drammatico episodio ha sconvolto la comunità di Petrosino, un piccolo comune vicino Marsala, in provincia di Trapani. Erina Licari, 62 anni, è stata trovata senza vita nel giardino di casa, con profonde ferite alla testa e alla parte superiore del corpo, causate dai morsi del suo cane, un meticcio di grossa taglia. A fare la tragica scoperta è stato il marito, rientrando in casa nella serata di ieri. L'animale, ancora legato accanto alla padrona, aveva il muso sporco di sangue. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, per la donna non c'è stato nulla da fare.
Indagini in corso: aperto un fascicolo dalla Procura
La Procura di Marsala ha immediatamente aperto un fascicolo di atti non costituenti reato, un'azione preliminare che potrebbe sfociare in una vera e propria indagine. Sul corpo della vittima verrà effettuata l'autopsia per chiarire le cause esatte della morte. Nel frattempo, il cane è stato posto sotto sequestro e trasferito in un canile per ulteriori accertamenti. Gli investigatori vogliono confermare che il sangue trovato sull'animale sia effettivamente quello della padrona.
La ricostruzione dell'accaduto
Secondo le prime ricostruzioni, Erina Licari era uscita in giardino per dare da mangiare al cane, legato vicino al garage. Si ipotizza che l'animale l'abbia aggredita mentre si chinava per posare la ciotola, mordendola prima alla testa e poi al collo. L'aggressione sarebbe avvenuta in pochi istanti, senza lasciare scampo alla donna.
Il figlio in casa non si è accorto di nulla
In un primo momento si era diffusa la notizia che il figlio, presente in casa al momento dell'attacco, avesse sentito le urla della madre e fosse intervenuto per soccorrerla. Tuttavia, dagli ultimi accertamenti emerge che il giovane, forse a causa del volume della televisione, non si sarebbe reso conto di nulla. Il primo a trovare il corpo della donna è stato quindi il marito, al suo rientro dal supermercato.
Nessun branco di cani randagi: gli inquirenti escludono altre ipotesi
Alcuni familiari della vittima avevano inizialmente ipotizzato che l'aggressione potesse essere stata causata da un branco di cani randagi, attirati dall'odore dei rifiuti nella zona. Tuttavia, questa ipotesi è stata smentita dagli inquirenti, che non hanno dubbi sul fatto che la tragica morte di Erina Licari sia stata provocata dal suo stesso cane.
Un episodio che riapre il dibattito sulla sicurezza con gli animali domestici
Questa tragedia solleva nuove domande sulla gestione e sulla sicurezza degli animali domestici, in particolare quelli di grossa taglia. Non sono ancora chiare le cause che hanno scatenato la reazione violenta dell'animale, ma le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per cercare di fare luce sull'accaduto. La comunità di Petrosino, intanto, è sotto shock per la drammatica perdita di Erina Licari.