Furio Colombo

Si è spento questa mattina a 94 anni Furio Colombo, figura di spicco del giornalismo e della cultura italiana. A darne notizia è stata la famiglia, che ha specificato come Colombo fosse assistito negli ultimi momenti dalla moglie Alice e dalla figlia Daria. I funerali si terranno domani, mercoledì 15 gennaio, alle ore 15 presso il Cimitero Acattolico di Roma.

Un gigante del giornalismo e della cultura

Con una carriera che ha attraversato oltre sette decenni, Furio Colombo ha segnato profondamente il panorama culturale e politico italiano. Dalla Rai agli Stati Uniti, passando per la direzione de L'Unità e la fondazione de Il Fatto Quotidiano, Colombo è stato un osservatore attento dei mutamenti sociali, politici e culturali, portando sempre una prospettiva critica e innovativa.

Tra i suoi contributi più noti si annoverano le cronache dagli Stati Uniti durante la presidenza di John F. Kennedy, gli approfondimenti sulla guerra in Vietnam e l’analisi dello scandalo Watergate. Colombo ha dedicato particolare attenzione al rapporto tra realtà e mezzi di comunicazione, esplorando l'influenza della televisione sull'opinione pubblica.

Un’intensa attività accademica e politica

Furio Colombo non è stato solo un giornalista, ma anche un intellettuale e un docente universitario. Tra i fondatori del corso di laurea in Dams all’Università di Bologna, ha insegnato Linguaggio radiotelevisivo e collaborato con personalità del calibro di Umberto Eco. Negli Stati Uniti, ha ricoperto la cattedra di Giornalismo Internazionale alla Columbia University.

Sul fronte politico, Colombo è stato deputato e senatore per i Democratici di Sinistra e il Partito Democratico. È stato promotore della legge per l’istituzione del Giorno della Memoria della Shoah e presidente della Commissione Diritti Umani della Camera.

Un’eredità culturale e intellettuale senza eguali

Nato a Châtillon, in Valle d’Aosta, il 1° gennaio 1931, Colombo ha costruito una carriera straordinaria che lo ha visto spaziare tra giornalismo, politica, cinema e letteratura. Oltre a dirigere importanti testate giornalistiche, ha partecipato a progetti culturali di rilievo, come la fondazione della casa editrice La Nave di Teseo insieme a Umberto Eco.

Furio Colombo lascia un’eredità di idee, opere e pensiero critico che continuerà a influenzare il panorama culturale italiano per anni. La sua scomparsa segna la fine di un'epoca, ma il suo contributo rimane indelebile.

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