Manovra 2025: stop detrazioni per i figli “mammoni” sopra i 30 anni e bonus per i nuovi nati
Il governo introduce nuove misure nella Manovra 2025 per incentivare i giovani a lasciare la casa dei genitori e supportare le famiglie con nuovi nati. Dal 1° gennaio 2025, i figli a carico sopra i 30 anni non saranno più detraibili
Arriva una stretta sui figli adulti a carico nella nuova Manovra 2025, con l’obiettivo di spingere i giovani a rendersi indipendenti e costruirsi una vita fuori dal nucleo familiare. A partire dal 1° gennaio, i figli a carico di età superiore ai 30 anni non saranno più detraibili dai redditi dei genitori, anche se non lavoratori. Una misura che mira a incoraggiare l’autonomia dei giovani adulti, mentre i risparmi derivanti da questa disposizione saranno destinati al finanziamento del nuovo bonus sui nati, come spiegato dalla premier Giorgia Meloni.
Le novità sulla detraibilità dei figli e il bonus nascite
La decisione di abolire le detrazioni per i figli “mammoni” punta non solo a ridurre il carico fiscale per lo Stato, ma anche a stimolare i giovani a cercare soluzioni abitative e lavorative indipendenti. “È un incentivo all’autonomia che serve anche a finanziare le nuove misure a sostegno della natalità”, ha commentato Meloni.
Parallelamente, la Manovra 2025 prevede l’introduzione di un bonus di mille euro per ogni figlio nato o adottato a partire dal 1° gennaio 2025, riservato alle famiglie con un Isee inferiore a 40mila euro. La misura mira a sostenere le nuove famiglie e prevede uno stanziamento di 330 milioni di euro per il 2025 e 360 milioni per il 2026.
Misure a sostegno delle lavoratrici madri
Un’altra novità della manovra riguarda le lavoratrici madri, che vedranno ampliati i benefici fiscali. Le mamme che hanno quattro o più figli potranno accedere alla pensione di vecchiaia con un anticipo di 16 mesi rispetto al requisito ordinario. Inoltre, le lavoratrici autonome potranno usufruire della detassazione se hanno almeno due figli fino ai 10 anni di età del più piccolo, e fino ai 18 anni in caso di tre figli. Anche in questo caso, il beneficio è limitato alle famiglie con redditi sotto i 40mila euro.
Il sostegno alle famiglie e l'incentivo alla natalità
L'obiettivo dichiarato del governo è quello di rafforzare il sostegno alle famiglie e incentivare la natalità in un Paese che sta affrontando un drastico calo delle nascite. Il bonus di mille euro, combinato con le agevolazioni fiscali per le madri lavoratrici, si inserisce in un quadro di misure più ampio volto a favorire una maggiore sostenibilità economica per chi decide di avere figli.
Con queste disposizioni, il governo cerca di trovare un equilibrio tra il sostegno alla famiglia e la necessità di responsabilizzare i giovani, offrendo al contempo un importante aiuto a chi decide di formare nuove famiglie.