Lo aveva annunciato in settimana, Massimo Giletti.
Dopo le polemiche e le accuse per la puntata di Non è l'arena e le dicharazioni di Nino Di Matteo sulla sua nomina saltata al Dap e sul ruolo di Alfonso Bonafede, il conduttore aveva sfidato chi, di fatto, gli intimava il silenzio: "Domenica prossima torneremo sull'argomento". E così sarà. Le anticipazioni della puntata di Non è l'arena di questa sera, domenica 10 maggio, confermano che la mancata nomina da parte di Bonafede di Di Matteo al Dap terrà banco per un lungo segmento della puntata.
Il tutto, ovviamente, arricchito dalla polemica fresca fresca di settimana, quella sulla scarcerazione dei boss mafiosi (due circostanze che hanno spinto le opposizioni a presentare una mozione di sfiducia indivudale contro il grillino Bonafede). In studio da Giletti ci saranno l'ex ministro della Giustizia, Claudio Martelli; poi Alessandro Sallusti, Luca Telese e Luigi De Magistris. E ancora, sulla vicenda verranno riproposte anche le considerazioni del Capitano Ultimo, che sul caso si era espresso con toni molto duri. Insomma, Bonafede può inizare a sudare freddo.
Non è l'arena, Dagospia: "Casalino ha una paura fott*** di Giletti, per questo ha imposto a Conte il decreto"
Tutto in un flash, esplosivo, rilanciato da Dagospia con toni durissimi. Si parla del decreto legge su carcere e mafiosi, quello voluto da Alfonso Bonafede per riportare dietro le sbarre quanti liberati. Decreto che, come è nosto, è stato critto in fretta e furia. E nel flash, Dagospia, scrive: "Sapete quale motivo ha spinto il governicchio Conte a fare il decreto legge su carcere e mafiosi di sabato notte? Rocco Casalino lo ha imposto al suo schiavo (che sarebbe Giuseppe Conte, ndr) perché ha una paura fottuta della puntata di Non è l'arena di stasera", domenica 10 maggio. E ancora, Dago aggiunge: "Massimo Giletti tornerà a parlare dei mafiosi scarcerati, di Alfonso Bonafede e del fu capo del Dap Basentini". (Libero)
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