Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e' risultato negativo al tampone. Lo apprende l'ANSA. Il primo cittadino si e' sottoposto a tampone dopo aver appreso, nella giornata di martedi' 5 gennaio, di essere stato un contatto diretto di un soggetto risultato positivo al covid.
Non appena appresa la notizia, de Magistris, come da protocollo, si era posto in auto isolamento.
Cosa era accaduto: Il sindaco di Napoli è in quarantena: “Contatti diretti con un positivo”
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si e’ posto in isolamento volontario perche’ entrato in contatto diretto con una persona risultata positiva al covid. Secondo quanto appreso dall’ANSA, de Magistris ha avuto notizia della positivita’ del soggetto attorno alle 14.30 di oggi e, come da protocollo, si e’ immediatamente posto in auto isolamento.
Il sindaco di Napoli in quarantena
La persona risultata positiva non e’ ne’ un componente della famiglia, ne’ del suo staff ne’ un dipendente dell’amministrazione comunale. Il sindaco di Napoli si sottoporrà a tampone nei prossimi giorni.
Ti potrebbe interessare anche: Nuove disposizioni in Campania, De Luca sfida il governo e firma la prima ordinanza del 2021: “Qui facciamo così”. Ecco cosa è accaduto
L’unita’ di crisi regionale della Campania, nel corso di una riunione svoltasi ieri per decidere in merito alla riapertura delle scuole, ha considerato “l’incremento dei contagi” delle ultime due settimane e “il fattore di maggiore rischio connesso alla diffusione della cosiddetta variante inglese del virus” oltre all’impatto “negativo che l’eventuale aumento del contagio determinerebbe sulla campagna vaccinale in corso”.
Queste le ragioni
che hanno spinto la task force regionale a disporre la didattica solo a distanza il 7 e l’8 gennaio in tutte le scuole della Campania, rinviando la ripresa in presenza all’11 gennaio ma soltanto per le classi fino alla seconda elementare.
Dad il 7 e l’8 gennaio confermata anche per la scuola dell’infanzia e i servizi educativi della fascia 0-6 anni. Nella relazione dell’unita’ di crisi si sottolinea anche che “recenti studi hanno ulteriormente suffragato l’efficacia, in ottica preventiva, di misure di contenimento e limitazione delle cosiddette ‘matrici dei contagi’ connesse all’interazione in ambito scolastico e alle relazioni interpersonali in ambito extrascolastico”.
Scuola in presenza in Campania
Le lezioni in presenza riprendono l’11 gennaio e non il 7 come da normative nazionali. Questo “per consentire – scrive l’unita’ di crisi – un’organizzazione e ripresa ottimale di tutti i servizi connessi (mensa, sanificazione, trasporto, ecc.)”.
E per “fruire dei benefici effetti sul piano sanitario del distanziamento per l’intera settimana. Evitando forme di interazione in presenza connesse all’eventuale frequenza scolastica nei soli giorni del 7 e 8 gennaio”.
Per le altre classi della primaria si e’ ritenuto necessario prorogare l’attuale regime di Dad. Fino al 17 gennaio per le classi terze, quarte e quinte delle elementari e fino al 24 per le secondarie.
Nell’ordinanza sulla scuola firmata dal governatore Vincenzo De Luca
resa nota dall’Anci e a breve pubblicata sul Burc, il presidente della Regione scrive che, nelle decisioni, su e’ tenuto conto del “trend di aumento dei contagi” e si e’ ritenuto di adottare misure per “scongiurare l’aggravamento della situazione epidemiologica in atto e un’impennata della curva di contagi che pregiudicherebbe anche la campagna vaccinale avviata sul territorio regionale”.
Si tiene anche conto che per gli alunni delle prime e seconde classi delle primarie “risulta meno agevolare la fruizione della didattica a distanza”. E che per questi studenti piu’ piccoli sono meno frequenti “fenomeni di aggregazione extrascolastica”.
Leggi anche
Nuova decisione in Campania: De Luca non si ferma più ma scatta la protesta: "Tutta colpa della Regione"
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo