Le Regioni premono per qualche riapertura prima del 3 maggio
Giorno in cui scadrà il lockdown previsto dall’ultimo decreto del Presidente del Consiglio ma il Governo chiude. Si è tenuta nella serata del 18 aprile la riunione della cabina di regia in videoconferenza tra il premier e i rappresentanti di Regioni ed enti locali. Per le Regioni hanno partecipato Fontana, Bonaccini e Musumeci, per i Comuni Decaro, Raggi e Pella. Per i ministri, Francesco Boccia e Roberto Speranza e il sottosegretario Riccardo Fraccaro.
Le Regioni hanno avanzato quattro richieste al presidente del Consiglio.
Tra queste, quella di «prevedere la possibilità di riapertura, anche dal 27 aprile dei cantieri edili, in particolare quelli all’aperto e di alcune filiere produttive maggiormente esposte alla concorrenza internazionale». I Governatori hanno anche chiesto di «adottare linee guida nazionali lasciando autonomia alle Regioni per contemplare le singole specificità regionali in ordine agli aspetti relativi ai dati geografici, economici e sociali».
Palazzo Chigi: nessun allentamento misure prossima settimana
Il Governo chiude. Nessuna riapertura prima del 3 maggio. E nessuna riapertura all’inizio della prossima settimana. «Le notizie filtrate circa l’apertura di attività produttive o l’allentamento di misure restrittive per lunedì prossimo sono prive di fondamento - sottolineano fonti di Palazzo Chigi -. Per la settimana prossima rimangono in vigore le misure già previste, che scadono il 3 maggio, e non è prevista nessuna modifica. Gli effetti positivi di contenimento del virus e di mitigazione del contagio si iniziano a misurare ma non sono tali da consentire il venir meno degli obblighi attuali e l’abbassamento della soglia di attenzione».
«Intesa governo-Regioni su linee guida nazionali»
Le stesse fonti hanno chiarito che in occasione della cabina di regia «le Regioni hanno convenuto sulla opportunità di avere delle linee guida nazionali in modo da gestire in modo coordinato e uniforme questa ripresa delle attività economiche».
«Si lavora a piano nazionale attività produttive
Dopo l’incontro tra Conte, ministri, Colao e scienziati, fonti di Palazzo Chigi hanno spiegato che «si sta lavorando a un programma nazionale che possa consentire una ripresa di buona parte delle attività produttive in condizioni di massima sicurezza».
Dal 4 maggio ipotesi riapertura imprese,per cittadini idea fasce età
Quanto ai cittadini, misure graduate anche sulle fasce d’età, con maggiore cautela per le persone anziane. Nulla di deciso e sui singoli punti si confrontano esigenze ed opinioni diverse, ma nell’incontro sarebbe emersa l’idea di partire con le attività produttive e procedere con più gradualità delle persone, che potranno uscire di casa per andare al lavoro. Dovrebbero riaprire i parchi ma dovrebbero esserci limitazioni per le persone anziane.
La proposta della Lombardia: riaperture Fase 2 per filiere
Già dopo l’incontro il governatore Attilio Fontana aveva parlato della convinzione che la riapertura dovesse partire dai cantieri edili. Si tratta non solo di quelli pubblici ma anche di quelli privati. A quanto si apprende, si sta anche valutando il via libera al tessile, alla moda e alla filiera delle automobili. Ma attenzione va anche al settore dei mobilieri e dell’artigianato non aperto al pubblico dove non c’è una concentrazione alta di lavoratori. Il tutto, è l’intenzione, nel rispetto delle disposizioni sanitarie e a tutela della salute dei cittadini.
L’Emilia Romagna: aperture anticipate per filiere internazionali
Una proposta sostanzialmente analoga era stata concepita nelle stesse ore dall’Emilia Romagna. Eccola: sperimentazione di aperture anticipate per alcune filiere internazionali, fra cui automotive e automazione, ceramica, moda, nautica e offshore, per salvaguardare l’export. E poi edilizia e costruzioni, con riferimento ai cantieri delle opere pubbliche e dei comparti operativi collegati. Il tutto, anche in questo caso, «garantendo ciò che serve per avere la massima sicurezza». Questa proposta è stata discussa nelle ultime ore dalla Regione Emilia-Romagna con il Patto per il lavoro.(IlSole24ore)
Seguici su facebook:
41esimoparallelo