Napoli piscina Olimpionica Barra
Napoli piscina Olimpionica Barra

Un controllo di routine nel centro sportivo di Barra, noto come Centro Ester, ha portato al sequestro precauzionale della piscina olimpionica a causa di una grave difformità tecnica legata alla manutenzione dell’impianto fognario. La piscina è stata chiusa dalle autorità competenti, con la Polizia Locale di Napoli, in particolare il nucleo specialistico I.A.E.S. sezione Ambientale, che ha svolto le indagini.

Le irregolarità riscontrate nell’impianto fognario

Durante le verifiche, gli ispettori hanno scoperto che la piscina smaltiva sostanze nocive prodotte dal processo di lavaggio dei filtri senza seguire le procedure ambientali previste. Le acque reflue venivano infatti scaricate direttamente nella rete fognaria pubblica, senza essere trattate. Questa violazione delle normative ambientali ha portato all’immediato sequestro della struttura.

In particolare, è emerso che mancavano le certificazioni necessarie per l’immissione delle acque reflue nella rete fognaria pubblica, nonché l’Autorizzazione Unica Ambientale, documento fondamentale per la gestione legale degli impianti che trattano sostanze potenzialmente dannose per l'ambiente.

L’intervento delle forze dell’ordine e degli enti competenti

L’ispezione, che ha coinvolto anche numerosi enti tra cui l’Esercito Italiano – Terra dei Fuochi, ASL, ARPAC, ABC ed ENEL, ha permesso di accertare l'entità del disastro ambientale in corso. L’analisi delle acque reflue ha rivelato che le sostanze nocive venivano scaricate direttamente nel sistema fognario senza alcun trattamento preventivo, il che ha sollevato preoccupazioni sulla salute pubblica. Grazie all’utilizzo di un liquido tracciante, i tecnici di ABC e ARPAC hanno ricostruito come le sostanze venissero trasferite attraverso un intricato sistema di tubazioni e pozzetti nascosti, senza essere trattate prima di essere immesse nel sistema fognario.

Conseguenze legali per la gestione illecita

A seguito delle indagini, l’amministratore unico della società che gestisce la piscina è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per reati ambientali e per la gestione illecita del ciclo dei rifiuti. La Polizia Giudiziaria, in collaborazione con la Polizia Locale, ha eseguito il sequestro preventivo dell’impianto, sospendendo temporaneamente le attività sportive che vi si svolgevano.

La risposta del Centro Ester

Il Centro Ester ha pubblicato una nota ufficiale per informare gli utenti della sospensione temporanea delle attività della piscina. Nella comunicazione si sottolinea che i valori chimico-fisici dell’acqua erano conformi alle normative sanitarie, ma che la chiusura della piscina era necessaria per permettere gli interventi tecnici di ripristino dell’impianto fognario. L’azienda ha dichiarato di impegnarsi a risolvere il problema nel minor tempo possibile e a ripristinare al più presto l’accesso alla piscina. Le altre attività sportive del centro, invece, proseguiranno regolarmente.

Il Centro Ester ha inoltre espresso scuse per il disagio, cercando di rassicurare gli utenti che la sicurezza e il benessere del pubblico restano una priorità assoluta. Nonostante la situazione critica, la gestione del centro spera di risolvere rapidamente la problematica per evitare ulteriori disagi ai suoi frequentatori.

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