Giorgia Meloni e Vincenzo De Luca
Giorgia Meloni e Vincenzo De Luca

Il Governo ha annunciato ufficialmente che impugnerà la legge della Regione Campania che consentirebbe un terzo mandato consecutivo per il presidente della Giunta regionale. La decisione, confermata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, pone un freno alle ambizioni del governatore Vincenzo De Luca.

Meloni: "Una questione di competenza statale"

Durante una conferenza stampa presso l'aula dei gruppi parlamentari alla Camera, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare, Giorgia Meloni ha spiegato le ragioni della scelta.

«Nel Consiglio dei Ministri di oggi impugniamo la legge regionale della Campania. È una questione di metodo: gli approfondimenti condotti dagli uffici di Palazzo Chigi, sulla base dell’articolo 122 della Costituzione, hanno portato alla conclusione che questa materia rientra nella competenza dello Stato, trattandosi di un principio fondamentale. È per questo che procederemo con l’impugnazione», ha dichiarato la premier.

La decisione non arriva come una sorpresa, ma rappresenta un importante momento di confronto tra Stato e Regioni, in particolare sulla legittimità di norme che toccano aspetti così delicati come l’autonomia legislativa regionale.

Il disegno di legge approvato dal Consiglio regionale campano

Il 5 novembre scorso, il Consiglio regionale della Campania, guidato da Gennaro Oliviero, ha approvato con 33 voti favorevoli, 14 contrari e 3 astenuti il disegno di legge sul terzo mandato. La proposta, denominata “Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di Presidente della Giunta regionale”, è stata presentata dal presidente della I Commissione Giuseppe Sommese (Azione).

Il testo è passato grazie al sostegno dei gruppi di maggioranza del centrosinistra e della consigliera Valeria Ciarambino (gruppo misto), mentre hanno votato contro il centrodestra, il Movimento 5 Stelle e la consigliera Maria Muscarà (gruppo misto). L’astensione di Bruna Fiola (Pd) ha completato il quadro.

L’approvazione del disegno di legge è stata contestata dalle opposizioni, che hanno evidenziato come il tentativo di introdurre il terzo mandato sia una forzatura rispetto ai principi sanciti a livello nazionale.

La normativa e il nodo costituzionale

L’articolo 122 della Costituzione stabilisce che spetti allo Stato definire i principi fondamentali in materia elettorale e di ineleggibilità dei presidenti delle Giunte regionali. Questo è il punto centrale del conflitto tra il Governo e la Regione Campania.

Secondo Meloni, il disegno di legge campano viola il principio di uniformità normativa che lo Stato deve garantire, rischiando di aprire la strada a una frammentazione legislativa tra Regioni.

Il futuro politico di Vincenzo De Luca

Con l’impugnazione della legge, le speranze di Vincenzo De Luca di correre per un terzo mandato sembrano ridursi drasticamente. Il governatore, noto per il suo stile politico deciso e spesso controverso, potrebbe vedersi costretto a rivedere le sue strategie per il futuro.

Rimane da vedere se ci saranno ulteriori sviluppi giuridici o politici, ma la decisione del Governo rappresenta un chiaro messaggio sulla centralità dello Stato in materie di interesse nazionale.

Palmas in lacrime per Francesca Floris: lascia marito e due figli
Bonifici Istantanei, da oggi addio commissioni: ecco cosa cambia