Matthew Perry: un medico si dichiara colpevole nella morte della star di Friends
Mark Chávez ammette di aver venduto ketamina all’attore, sfruttando il suo passato da tossicodipendente
La tragica morte di Matthew Perry, noto per il suo ruolo di Chandler Bing nella serie "Friends", ha portato a un'inchiesta che ha rivelato dettagli inquietanti. Giovedì 3 ottobre 2024, Mark Chávez, un medico di 54 anni di San Diego, si è dichiarato colpevole davanti a un giudice di Los Angeles per il suo coinvolgimento nella fornitura di ketamina all’attore. Questo potente anestetico è stato identificato come la causa del decesso di Perry, avvenuto il 28 ottobre 2023, all’età di 54 anni.
La confessione di Chávez
In un accordo con la procura, Chávez ha confessato di aver rifornito Perry insieme ad altri quattro imputati, approfittando del suo passato da tossicodipendente e della sua disponibilità economica. Il medico ha ammesso di procurarsi la sostanza tramite una clinica di sua proprietà e da un distributore di farmaci, utilizzando prescrizioni false. Rischiando fino a 10 anni di carcere, Chávez è attualmente libero su cauzione di 500.000 dollari, pur essendo privo di passaporto e licenza medica.
I dettagli della morte di Perry
Secondo quanto emerso, le ultime parole di Matthew Perry all'assistente sono state: «Sparami una dose grossa». Si stima che abbia ricevuto due iniezioni di ketamina in un arco di quattro ore, che si sono rivelate fatali. L'assistente, che lo ha trovato privo di vita nella piscina idromassaggio della sua villa a Pacific Palisades, è tra gli altri coinvolti nell'inchiesta. Anche un conoscente di Perry, che ha agito come corriere della droga, ha patteggiato, contribuendo alle indagini.
Collaborazione con le autorità
In cambio di una possibile riduzione della pena, Chávez e gli altri due imputati stanno collaborando con le autorità per incriminare i due principali accusati: il dottor Salvador Plasencia, considerato il cervello della rete clandestina che riforniva Perry, e Jasveen Sangha, soprannominata "regina della ketamina", accusata di aver fornito la dose letale. Entrambi si sono dichiarati non colpevoli e attendono il processo, previsto per marzo.
La morte di Matthew Perry ha riacceso il dibattito sulle problematiche legate alla dipendenza e all’abuso di sostanze. L'attore aveva pubblicamente parlato delle sue battaglie contro la tossicodipendenza nel corso degli anni, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà di chi si trova a combattere questi demoni. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto non solo tra i fan ma anche tra coloro che lottano contro dipendenze simili.
La notizia della morte di Perry ha colpito duramente il mondo dello spettacolo, con molti colleghi e fan che hanno espresso il loro cordoglio sui social media. Celebrità come Courteney Cox e Jennifer Aniston hanno condiviso ricordi affettuosi e tributi, sottolineando il talento unico di Perry e il suo impatto duraturo nell'industria televisiva. La tragedia ha messo in evidenza l'importanza di un supporto adeguato per chi lotta contro le dipendenze e ha suscitato una riflessione sulla responsabilità di medici e fornitori di sostanze.
Mentre l'inchiesta continua, la famiglia di Matthew Perry e i suoi amici attendono giustizia. La prossima udienza e i risultati delle indagini potrebbero portare a ulteriori sviluppi e responsabilità per chi ha contribuito alla tragedia. La comunità si unisce nella speranza che questa storia serva da monito per altri e contribuisca a creare una maggiore consapevolezza sui rischi legati all'abuso di sostanze e all'importanza di cercare aiuto.