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La alternanza scuola-lavoro, ora conosciuta come PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento), diventa ufficialmente un requisito obbligatorio per l'ammissione all'esame di Maturità. La decisione è stata ufficializzata dal Ministero dell'Istruzione e del Merito con la pubblicazione del decreto n. 226/2024. Una scelta che mira a integrare le competenze teoriche degli studenti con esperienze pratiche nel mondo del lavoro, seppur tra le polemiche riguardo alla sicurezza e agli incidenti che hanno coinvolto giovani durante le attività. L'obbligo si applica sia per i candidati interni che per i candidati esterni.

Le novità per i candidati esterni

Per i candidati esterni, ovvero coloro che non hanno seguito un percorso scolastico tradizionale, il decreto specifica che le ore di PCTO possono essere sostituite da attività equivalenti all'alternanza scuola-lavoro. Tra queste, troviamo esperienze come lavoro dipendente o autonomo, tirocini, apprendistato, volontariato e attività formative in contesti lavorativi. La condizione fondamentale è che tali esperienze, sia in Italia che all'estero, debbano essere supervisionate da un responsabile e garantire l'acquisizione di competenze trasversali o tecnico-professionali.

La documentazione per dimostrare il completamento

Per gli studenti interni, la documentazione necessaria comprende il Patto Formativo Individuale (un documento firmato da studente e genitori) che definisce gli obiettivi educativi del percorso, insieme all'attestazione delle ore svolte e delle competenze acquisite, rilasciata dalla scuola. Per i candidati esterni, invece, è richiesta una dichiarazione del datore di lavoro nel caso di attività dipendente, o un'autocertificazione per esperienze svolte presso pubbliche amministrazioni.

Il contesto e la storia del PCTO

Introdotta nel 2015 con la riforma della Buona Scuola del governo Renzi, l'alternanza scuola-lavoro è stata successivamente rinominata PCTO per mettere in evidenza la sua componente di orientamento e competenze trasversali. Il monte ore richiesto varia in base all’indirizzo di studi: 210 ore per gli istituti professionali, 150 ore per i tecnici e 90 ore per i licei. Nonostante le critiche, in particolare riguardo ai rischi per la sicurezza e alle difficoltà nell'organizzare esperienze lavorative di qualità, il PCTO resta un elemento centrale del percorso educativo italiano.

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