Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca

Non nasconde un senso di liberazione, ma nemmeno la preoccupazione per il futuro della sua regione. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la legge regionale campana sul terzo mandato, Vincenzo De Luca torna a parlare pubblicamente nella sua consueta diretta Facebook del venerdì. E lo fa con il suo solito tono fermo e combattivo.

“Mi fa ritornare alla vita. Ma attenti alla palude”

«Mi fa ritornare alla vita», esordisce De Luca, quasi ad accettare la decisione della Consulta come una liberazione personale. Ma subito dopo arriva il monito: «Il rischio ora è che Campania e Napoli sprofondino di nuovo nella palude», l’allarme lanciato da chi rivendica dieci anni di governo e teme che il futuro venga affidato a logiche politiche estranee al territorio.

Attacco a Roma: “No al mercato delle candidature”

Il bersaglio delle critiche è chiaro: il sistema politico nazionale. «A Roma vogliono fare il mercato delle candidature, ma non è così che si decide il futuro della Campania», attacca De Luca, facendo riferimento a ciò che ritiene una volontà calata dall’alto di decidere il prossimo candidato governatore senza ascoltare la base.

E prosegue: «Chi sostiene il limite del doppio mandato ignora i territori e vuole zittire i cittadini». Per il governatore uscente, l’importanza di ciò che è stato fatto finora e la continuità amministrativa devono essere al centro della discussione, non giochi di potere interni ai partiti.

“Serve chi sa governare, non chi viene dalla politica politicante”

Il suo appello è diretto: «Bisogna scegliere chi sa governare, non chi è il prodotto della politica politicante. In ballo c’è il futuro della nostra regione». De Luca chiede quindi concretezza e pragmatismo, ricordando i tanti progetti ancora da completare sul territorio e annunciando un confronto con i gruppi consiliari della maggioranza regionale.

Una resa? Forse. Ma la battaglia continua

Il tono del governatore lascia spazio a interpretazioni: da un lato, sembra accettare il verdetto della Consulta come una tappa definitiva del suo percorso istituzionale; dall’altro, rilancia politicamente, lasciando intendere che il suo ruolo – seppur diverso – continuerà ad avere un peso nella scelta del futuro della Campania.

De Luca, insomma, non esce di scena, ma si prepara a una nuova fase. “I problemi veri iniziano ora”, ha avvertito. E la sensazione è che abbia ancora molto da dire. 

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