Aurora Tila, emergono nuovi testimoni: "Abbiamo visto il fidanzato spingerla dal balcone"
Il tragico caso della 13enne precipitata da un palazzo a Piacenza si infittisce. Il fidanzato minorenne è sotto indagine per omicidio.
La tragica morte di Aurora Tila, la giovane di 13 anni caduta dal settimo piano di un palazzo a Piacenza, prende una piega drammatica. Nuove testimonianze confermano che alcuni presenti avrebbero visto il fidanzato spingerla nel vuoto, aggiungendo elementi chiave all'inchiesta in corso.
La testimonianza dei presenti
Fonti investigative rivelano che più persone avrebbero assistito alla scena da diverse angolazioni, osservando l'ex fidanzato di Aurora, attualmente fermato per omicidio, spingerla oltre la ringhiera. Queste testimonianze consentiranno agli inquirenti di approfondire la dinamica dell'incidente e fare chiarezza sulle ultime fasi della vita della ragazza.
Il ruolo dei Servizi sociali
In una nota, i Servizi sociali hanno precisato che, nonostante l’intervento costante degli assistenti che monitoravano Aurora e il suo nucleo familiare, la giovane non aveva mai riportato episodi di violenza o minacce da parte del fidanzato. Il rapporto era stato descritto come segnato dalla gelosia, ma senza segnali di pericolo imminente.
Un rapporto sorvegliato attentamente
Il Comune ha chiarito che la giovane era seguita da un’educatrice professionale che la incontrava settimanalmente. A partire dall’ultimo mese, gli incontri erano stati intensificati per garantire maggiore sostegno alla ragazza, che stava attraversando un periodo delicato con l'inizio delle scuole superiori. In caso di segnalazioni di comportamenti violenti, i Servizi sociali avrebbero immediatamente allertato le forze dell’ordine.
La dinamica della caduta
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Aurora sarebbe stata spinta oltre la ringhiera e, in un ultimo tentativo disperato, avrebbe cercato di aggrapparsi. Il fidanzato l'avrebbe però colpita con violenza, facendola precipitare. Questi nuovi dettagli rafforzano l'accusa di omicidio, mentre le indagini si concentrano sulle intenzioni e sul movente dietro il gesto.
L’avvocata Lorenza Dordoni, rappresentante della famiglia, ha annunciato di aver ottenuto dal Tribunale per i minorenni di Bologna l’autorizzazione a riconsegnare la salma ai genitori di Aurora, che ora potranno organizzare i funerali. La madre della giovane è profondamente colpita e devastata dal dolore, come testimoniato dalle parole dell’avvocata stessa.
I funerali di Aurora
Le esequie si terranno a Piacenza, dove la famiglia si raccoglierà per dare l'ultimo addio alla figlia. Dopo la cerimonia, la salma verrà cremata secondo il desiderio della famiglia. La madre, sconvolta e incredula, è stata seguita da uno psicologo che l'ha aiutata in queste settimane difficili. attorno al ricordo della giovane vittima. Il caso rimane aperto, in attesa di ulteriori accertamenti e della chiusura delle indagini.