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Il tragico ritrovamento è avvenuto oltre la mezzanotte

Mario Garini, 60 anni, residente a Chieve (Cremona), è stato trovato senza vita nel bagno dei dipendenti dell'ipermercato Bennet di Pieve Fissiraga, dove lavorava come macellaio da due decenni. Il tragico ritrovamento è avvenuto oltre la mezzanotte, ben sette ore dopo il presunto decesso, a seguito dell'allarme lanciato dai familiari preoccupati per il mancato rientro a casa.

L'uomo aveva parcheggiato l'auto nell'area riservata ai lavoratori ed era entrato negli spogliatoi per prepararsi al turno delle 17. Successivamente, si era recato nel bagno, dove è stato colto da un malore fatale. Il medico del 118 intervenuto sul posto ha dichiarato il decesso per infarto.

I dubbi del fratello

Il fratello di Garini ha sollevato interrogativi sull’organizzazione e sulla sicurezza dell’ambiente lavorativo. In particolare, l'azienda avrebbe dichiarato che il dipendente, pur avendo varcato l’ingresso, non avrebbe timbrato il cartellino. Questa discrepanza potrebbe complicare l'accertamento delle tempistiche esatte del decesso.

«Com’è possibile che nessuno si sia accorto della sua assenza per così tante ore?» ha chiesto il fratello, manifestando l'intenzione di richiedere ulteriori verifiche sulle procedure aziendali e sugli standard di sicurezza interni.

Mancanze nella gestione interna?

Il ritrovamento tardivo del corpo ha aperto un dibattito sulla gestione dei dipendenti e sulla possibilità di una maggiore attenzione da parte dell’azienda:

  • Monitoraggio degli spazi: i bagni del personale non sarebbero stati controllati per ore, lasciando Garini senza possibilità di soccorso.
  • Comunicazione interna: l'assenza del lavoratore non sarebbe stata segnalata fino all'allarme lanciato dai familiari.

Questi elementi sollevano dubbi non solo sulla sicurezza interna, ma anche sulla capacità dell’azienda di individuare situazioni di emergenza in tempo utile.

Le possibili conseguenze

La famiglia di Mario Garini, sconvolta dalla perdita, ha preannunciato che chiederà accertamenti ufficiali per chiarire eventuali responsabilità. Potrebbero essere richiesti interventi delle autorità competenti per verificare la conformità delle procedure aziendali alle normative in materia di sicurezza e gestione del personale.

Nel frattempo, la comunità di Chieve e i colleghi del Bennet di Pieve Fissiraga si stringono intorno alla famiglia di Mario, esprimendo il loro cordoglio per una morte che, per molti, lascia aperti interrogativi sulle tempistiche e sulle modalità con cui è stata gestita l’emergenza.

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